Leon già infiamma i cuori dei Sirmaniaci

Lo schiacciatore più forte del mondo giocherà a Perugia. Folla in tripudio e lui non si sottrae: «Voglio vincere tutto». Sirci: «Con lui cresce non solo la Sir, ma tutto il movimento»

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di P.C.

«Se permettete non voglio parlare in spagnolo ma in italiano»: il ragazzo ha personalità e lo dimostra subito in conferenza stampa, la prima in Italia da giocatore della Sir Perugia, durante la presentazione ufficiale.

L’anteprima con i tifosi Avatar León è sbarcato in Umbria nei giorni scorsi e prima della presentazione ufficiale di sabato pomeriggio ha fatto una bella sorpresa ai Sirmaniaci che venerdì sera erano a Spello per la prima delle tre feste per il triplete. Segno che il ragazzo è sveglio, consapevole dell’affetto e dell’entusiasmo dei tifosi e per nulla restio ad assecondarlo. Rivela che fuori dal campo è un ragazzo normale, a cui piace pescare e sparare dal poligono.

LE PRIME PAROLE IN ITALIANO: «VADO A PESCA CON SIRCI»

Autografi a go go

Bernardi un mito A Spello c’era anche l’apparentemente algido Bernardi, che fin dalla finale di campionato ha saputo entrare in empatia con la piazza, come dimostra quel pianto irrefrenabile non appena il punto decisivo di gara 5 ha toccato terra. Non ha ballato sui tavoli – come invece ha fatto immancabilmente il suo presidente Sirci – ma ha partecipato alla festa, contento di cominciare un’altra entusiasmante stagione a Perugia. «Questa squadra ha vinto già tanto – dice Leon – e noi con Kazan li abbiamo battuti a fatica, Bernardi è stato uno dei migliori nella storia e spero di fare un buon lavoro con lui, spero di ricevere tanto e di dare tanto a lui e alla squadra».

La ‘raccomandazione’ di Mirka A Corciano, per l’occasione, anche l’ex Sirio Perugia Mirka Francia, cubana di origine ma ormai naturalizzata italiana (o, meglio, perugina) che – lo si scopre quasi per caso durante la conferenza – è stata uno degli intermediari che hanno agevolato l’operazione: a lei Wilfredo ha chiesto informazioni su Perugia e sulla società dopo aver ricevuto l’offerta di Sirci. E a quanto pare gli sono arrivate le giuste rassicurazioni.

SU FACEBOOK LA DIRETTA DELLA PRESENTAZIONE – VIDEO

Foto di rito (Benda)

Sirci: «Squadra perfetta» «In questo momento pensò che la squadra sia perfetta, forse dovremo trovare un secondo libero ma per il resto va bene così», dice il presidente Sirci a chi parla di altri acquisti dopo Leon, che per il patron «non è solo un colpo perugino, ma un colpo italiano. Non solo Perugia ha guadagnato, ma tutto il movimento pallavolistico italiano. Anzi, tutto il mondo sportivo italiano». Insomma, è iniziata l’era Leon.

Sirmaniaci in delirio La presentazione è un tripudio. Il campione cubano, che arriva con oltre mezz’ora di ritardo, viene interrotto in continuazione dai cori di tifosi che assiepano il centro commerciale, come i lettori di umbriaOn hanno potuto apprezzare durante la diretta Facebook. E lui non si sottrae. Anzi. Sa toccare i tasti giusti per infiammare la folla, come quando manda un messaggio al suo connazionale Leal, approdato alla Lube: «Gliel’ho detto, tu sei a Civitanova, io sono a Perugia, quindi saremo rivali». Tifosi pazzi i Block Devils: «I tifosi sono il numero 1, me lo hanno detto anche i miei genitori, ‘son locos’, e sono sicuro che anche loro vorranno provare l’emozione del Pala Evangelisti».

Con la dirigenza (Benda)

Il retroscena «Ho preso tanti bravi giocatori ma uno forte come lui non lo avevo mai preso – dice il DS Stefano Recine – vi racconto un aneddoto: quando lui aveva 19 anni era già fortissimo e io saltai due balconi per sottoporgli un contratto, ma lui doveva scappare dalla sua famiglia e non se ne fece nulla: temevo ci arrestassero e gli ho detto di lasciar perdere. Ora il cerchio si è chiuso».

Il pazzo E meno male che non lo ha detto a Sirci, che sarebbe stato capace di rischiare questo ed altro pur di avere un giocatore come lui a Perugia. Del resto, se i Sirmaniaci ‘son locos’, il più pazzo di tutti è proprio Gino Sirci, per stessa ammissione dei suoi soci e degli sponsor presenti all’iniziativa. Ama dare spettacolo e lo si capisce pure dal rito della maglietta, quando convince un ritroso Leon a spogliarsi e rimanete a torso nudo: «Dai, che le donne non aspettano altro». E lui si toglie la maglietta per indossare la casacca numero 9 della Sir, con cui spera di rimanere sul tetto del mondo. Il posto che compete al migliore di tutti.

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