Allarme Avis Umbria: «Donazioni in calo»

Presentata a Perugia la nuova campagna ‘Dona il sangue, tutti lo possono fare’. Catiuscia Marini: «Importante garantire la sicurezza»

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Una nuova grafica e due brevi video sullo slogan ‘Dona il sangue, tutti lo possono fare’, per trasmettere il messaggio legato all’importanza della donazione e invitare i cittadini a dare il loro contributo. Avis regionale Umbria, lunedì a Perugia, ha lanciato la sua nuova campagna promozionale, simbolicamente alla vigilia del 13esimo anniversario della ‘Giornata mondiale del donatore di sangue’. Un messaggio che arriva mentre Avis Umbria, con i suoi 33 mila donatori, registra, nel periodo tra gennaio e maggio 2016, una flessione dell’1,97%, con 354 donazioni in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e 802 in meno rispetto a quelle programmate.

avis (5)Trend negativo «Abbiamo cercato di rendere chiaro sotto l’aspetto grafico e visivo – ha spiegato il presidente di Avis Umbria, Giovanni Magara – i concetti che da sempre motivano l’Avis nel promuovere la donazione gratuita». Anche i primi dati di giugno «proseguono secondo il trend negativo e, se non si inverte la tendenza, potremmo registrare nel 2016 un calo delle donazioni di sangue del 3% rispetto al 2015. Anche se a livello regionale non soffriamo una carenza di sangue, questa diminuzione preoccupa. Vogliamo garantire al servizio sanitario regionale e nazionale un bacino di riferimento monitorato e volontario senza dover ricorrere a donatori occasionali. Ne va della qualità e della sicurezza del prodotto».

avis (3)Sotto la media «Le necessità di sangue in Umbria al momento sono impellenti – è intervenuto il coordinatore del ‘Centro regionale sangue’, Mauro Marchesi -, perché, anche a livello ospedaliero, abbiamo avuto un aumento degli interventi che hanno bisogno del supporto trasfusionale. Il contributo di Avis è notevole, senza questo non potremmo esplicare attività di supporto ai malati oncologici, ematologici e agli interventi chirurgici». Il calo delle donazioni registrato «attualmente non si è ripercosso sul sistema, siamo riusciti a fronteggiarlo. La necessità di sangue non è tanto nel supporto trasfusionale, in cui siamo quasi autosufficienti modellando la raccolta con la richiesta, quanto nella raccolta di plasma da inviare al frazionamento industriale per avere indietro emoderivati, in cui ci attestiamo sotto la media».

La Regione La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha condiviso l’appello lanciato dall’Avis: «È importantissimo donare volontariamente il sangue, in quanto ciò ci consente non soltanto di avere l’autosufficienza a livello regionale, ma di garantire soprattutto la sicurezza del plasma, e di non dover ricorrere al mercato internazionale che in passato ha dato notevoli problemi proprio sotto il profilo della sicurezza». Infine la presidente ha rivolto un ringraziamento «ai tanti cittadini umbri che volontariamente donano il sangue e un grazie anche ai volontari dell’Avis regionale per il prezioso lavoro che svolgono».

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