Ast, bilancio 2015: passivo quasi azzerato

La ThyssenKrupp annuncia: «Nel 2015 persi 8,5 milioni di euro». Recupero di quasi 120 in un anno, ma il 75% delle vendite è in Italia

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Si può chiudere un bilancio con otto milioni e mezzo di passivo ed essere contenti? Sì, si può, se ci si chiama Thyssen Krupp Ast. Visto che dodici mesi prima il passivo era di quindici volte superiore. Il bilancio 2014, infatti, si era chiuso con un pesante -127,6 milioni di euro.

I numeri di ThyssenKrupp Ast (Fonte Siderweb)

I numeri di ThyssenKrupp Ast (Fonte Siderweb)

I numeri L’analisi dei conti, fatta da Siderweb, dice che nel 2015 «il valore della produzione di Acciai Speciali Terni è stato pari a 1,542 miliardi di euro, con un incremento del 4,5% rispetto all’esercizio precedente. Il costo delle materie prime, viceversa, è sceso del 2,9% (1,185 miliardi di euro), quello dei servizi è cresciuto del 25,7% (170,4 milioni di euro), quello del personale è aumentato del 22,6% (107,2 milioni di euro) e gli ammortamenti sono calati del 18,0% a 36,5 milioni di euro».

I risultati La differenza tra valore e costi della produzione «è stata pari a 10,96 milioni di euro (-84,8 milioni di euro nel 2014), mentre gli oneri finanziari netti sono scesi da 5,6 milioni di euro a 4,4 milioni di euro (-21,3%). Le partite straordinarie pesano per 13,1 milioni di euro (-27,3 milioni di euro nel 2014), per un risultato ante imposte di -6,8 milioni di euro (-117,7 milioni di euro l’esercizio precedente) ed un risultato netto di -8,5 milioni di euro, contro una perdita di 127,6 milioni di euro nel 2014».

La ThyssenKrupp Ast di Terni

La ThyssenKrupp Ast di Terni

Cosa dice ThyssenKrupp Ast Il commento aziendale è ovviamente soddisfatto: «A differenza degli esercizi precedenti, e nonostante gli effetti negativi determinati dagli scioperi del primo trimestre (l’anno fiscale va da ottobre 2014 a settembre 2015 e la vertenza era ancora aperta; ndr) sui volumi produttivi e dai costi straordinari di un contenzioso sul conguaglio del prezzo della fornitura di energia elettrica del 2008 ammontati a 11,3 milioni di euro, la società presenta un risultato netto sostanzialmente allineato al pareggio».

Meno acciaio spedito Un dato su cui riflettere è questo: «Nell’anno fiscale le spedizioni di acciaio inossidabile di Acciai Speciali Terni – dice ThyssenKrupp Ast – hanno registrato una diminuzione del 26,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente principalmente a causa della sospensione dell’attività produttiva durante le negoziazioni sindacali ed alla successiva fase di ripresa degli impianti». Le spedizioni di lamiere a freddo sono scese del 17,2% (327.000 tonnellate), quelle di nastri a caldo del 42,6% (142.000 tonnellate), quelle di rotoli black del 28,7% (212.000 tonnellate) e quelle di tubi del 16,5% (56.000 tonnellate).

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Le acciaierie

Mercato ‘domestico’ Altro dato interessante: il 75% dei volumi, spiega ThyssenKrupp Ast, «è stato destinato al mercato nazionale, il 17% all’Ue e l’8% ai mercati extra europei. Per quanto concerne il business della divisione tubi Ast si conferma leader europeo nel settore dei tubi inossidabili saldati per il mercato dell’auto con circa il 35% di quota di mercato».

Il marketing ThyssenKrupp Ast spiega poi che «nella fase attuale l’azienda sta continuando ad implementare le azioni per lo sviluppo del proprio business con un nuovo approccio al mercato, che fa leva sul network distributivo e sull’accesso ai clienti finali della divisione Materials Services. L’azienda intende mantenere una posizione leader nel mercato dei prodotti piani in acciaio inossidabile sia in Italia che all’estero, con un maggiore focus sui laminati a freddo e un incremento delle vendite rivolte agli utilizzatori finali. Questo nuovo approccio comporterà un incremento delle capacità nella produzione dei laminati a freddo».

Cina e dazi Sono in arrivo, intanto, le contromisure cinesi dopo la politica dei dazi imposti dall’Europa sull’acciaio. Pechino vuole rispondere, mettendo a sua volta dei dazi sugli acciai a maggior valore aggiunto che importa. Il provvedimento riguarda in particolare i laminati a grani orientati provenienti da Giappone, Corea del Sud e Paesi dell’Unione Europea. Le misure, ha scritto l’agenzia stampa Xinhua, saranno riferite qianto meno al ‘magnetico’ – essenziale per la costruzione dei motori elettrici- e dovrebbero variare tra il 14,5% e il 46,3% del valore dei prodotti importati.

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