Elettrocarbonium: «Pronti a partire»

L’azienda narnese a Milano per Made in Steel: «A luglio impianti in funzione»

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di M.T.

Certamente la protagonista ‘locale’ a Made in Steel, in corso di svolgimento a FieraMilano, è l’Ast. Ma uno spazio se lo ritaglia, e bene, anche l’Elettrocarbonium di Narni, che è presente con uno stand e, soprattutto, con i propri progetti.

Riparte la produzione A luglio, dice Luigi Negrelli, plant manager dell’azienda, «riprenderà la produzione di elettrodi di grafite (con i quali si ‘innescano’ i forni elettrici delle acciaierie; ndr) e tra novembre e dicembre saremo in condizione di fare le prime consegne». Mentre per quanto riguarda gli occupati «contiamo di riportare in fabbrica tutti quelli che erano presenti al momento della fermata» e che oggi sono in mobilità.

Gli elettrodi Il progetto della nuova proprietà prevede anche una sfida interessante: «Oltre agli elettrodi con diametri di 500 e 600 millimetri – dice Gaetano Vitarelli, operation manager di Elettrocarbonium – lanceremo una nuova serie di prodotti, con un diametro di 700 millimetri, in grado di garantire prestazioni migliori nei forni di dimensioni tradizionali e di alimentare anche quelli più grandi, che sono utilizzati negli stabilimenti di dimensioni maggiori».

Il territorio La crisi, insomma, secondo Negrelli potrebbe essere stata salutare per l’azienda narnese «che adesso, sotto la nuova proprietà, potrà dispiegare al meglio le potenzialità e le capacità produttive, degli impianti e delle maestranze», grazie anche «allo splendido lavoro fatto dall’amministrazione comunale narnese e dal sindaco De Rebotti in prima persona, che ha perseguito con grande impegno il risultato che, alla fine, è stato raggiunto»

Il rapporto con Ast Interessante sarà adesso verificare quale sarà la risposta del mercato «Noi – dice Vitarelli – siamo pronti a far ‘testare’ i nostri elettrodi, a tutti i possibili utilizzatori, che non potranno che apprezzarne la qualità assolutamente superiore alla media mondiale». E Ast? «Saremmo lieti di proseguire il rapporto di collaborazione che esisteva – concude Nigrelli – e siamo solo in attesa di sapere se Ast ha la stessa nostra intenzione».

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