FarmaciaTerni, lunedì: giorno del giudizio

Il consiglio comunale dovrà decidere sulla presunta incompatibilità del presidente Mustica, che sarebbe pronto a chiedere tre milioni di danni

Condividi questo articolo su

Tecnicamente quella di cui dovrà discutere lunedì il consiglio comunale di Terni è una «Proposta di delibera presentata dal consigliere Valdimiro Orsini del gruppo consiliare ‘PD’, e dal consigliere Luigi Bencivenga del gruppo consiliare ‘Progetto Terni’, avente per oggetto: “Interpretazione autentica articolo 8, regolamento sugli indirizzi per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune di Terni presso Enti, Aziende, Consorzi, Istituzioni, Società ed Organismi Partecipati». Ma l’obiettivo è – perché se ne è discusso più volte – chiaramente il ruolo di Stefano Mustica, il presidente di FarmaciaTerni.

La partecipata L’attacco che, da tempo, Orsini e Bencivenga portano all’ex Azienda farmaceutica, da poco trasformata in FarmaciaTerni ed in particolare al suo presidente – considerato incompatibile in quanto la moglie è dirigente di una delle farmacie che fanno parte dell’azienda – si è fatto via via più violento e il voto in consiglio ne sarà solo l’ultimo atto.

Stefano Mustica

Stefano Mustica

Tre milioni La decisione che scaturirà dalla seduta del consiglio comunale – se la maggioranza dei presenti (e soprattutto del votanti, perché sarà interessante vedere chi si esprimerà e chi ‘alzerà il badge’ per togliersi di impiccio) dovesse approvare l’atto – potrebbe avere, come conseguenza immediata, la rimozione del presidente di FarmaciaTerni, Stefano Mustica. Che sarebbe già pronto a contestare quello che, a suo modo di vedere, sarebbe un autentico licenziamento senza ‘giusta causa’: i suoi legali avrebbero pronta un’istanza da presentare al tribunale del lavoro, nella quale verrebbe chiesto un risarcimento per i danni subiti – in questi casi quelli materiali e morali fanno ‘cumulo’ – e li avrebbero quantificati in tre milioni di euro. Parte dei quali potrebbero essere chiesti anche ai consiglieri comunali che voteranno l’atto.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli