FarmaciaTerni: «Pronti a qualsiasi verifica»

Il presidente della ex Azienda speciale farmacie municipali, Stefano Mustica, scrive alla commissione controllo e garanzia del Comune

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Da settimane FarmaciaTerni – la ‘partecipata’ comunale che ha preso il posto dell’Azienda speciale farmacie municipali (Asfm) – è al centro dell’attenzione. Quella che si combatte in suo nome è – senza ombra di subbio – è una battaglia di potere, visto che le botte e le risposte che si sono registrate sono chiarissime.

I sindacati Avevano parlato anche i sindacati, con la Fisascat e la ‘casa madre’ Cisl «preoccupati per la piega che sta assumendo la vicenda; contrari alla eventuale privatizzazione con cessione di quote di maggioranza; ma favorevoli all’ingresso dei privati in quote di minoranza» e con la Filcams Cgil di Terni, invece, contraria «a qualsiasi operazione di vendita e privatizzazione dell’azienda; nell’assemblea unitaria i lavoratori hanno votato all’unanimità per l’apertura di un percorso di consultazione della cittadinanza, che possa esplicitare l’opinione della città rispetto ad una scelta così importante per il suo futuro».

La politica A palazzo Spada Marco Cecconi (FdI-An) ha preso le difese di Valdimiro Orsini (Pd): «Correttezza esclude l’attacco alla singola persona. Correttezza avrebbe voluto che i dati e i chiarimenti forniti in conferenza stampa fossero stati, piuttosto, trasmessi all’amministrazione proprietaria: tanto più che ci si vanta, senz’altro a ragione, di aver agito in piena legittimità».

Il personale I dipendenti di FarmaciaTerni, da parte loro avevano denunciato «una sorta di ‘rincorsa all’imbonimento del personale’ da parte di coloro che, da tempo, sono impegnati nel voler perseguire, come scopo primario, la privatizzazione dell’azienda».

L’azienda Adesso, quasi a voler chiudere finalmente il cerchio, arriva una presa di posizione importante da parte di FarmaciaTerni, il sui presidente, Stefano Mustica, ha inviato una lettera ai membri della commissione ‘controllo e garanzia’ del consiglio comunale nella quale offre «massima disponibilità per qualsiasi tipologia e forma di controllo o verifica della trasparenza della  società». La decisione, spiega Mustica è stata presa «al fine di palesare in maniera chiara, oggettiva ed inequivocabile, il corretto funzionamento della stessa e l’assoluta legittimità della gestione da parte del consiglio di amministrazione, della direzione aziendale e del personale tutto».

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