Terni, nidi e scuole: ecco le graduatorie

Infanzia, dopo settimane di tensioni e richieste il Comune ha pubblicato le liste per l’anno scolastico in arrivo

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La dirigente Danila Virili

La dirigente Danila Virili

Definire il tema ‘scottante’ è riduttivo. E lo stato per mesi nella generale diatriba scatenatasi tra l’amministrazione comunale e le parti coinvolte nel percorso di partecipazione per la riorganizzazione dei servizi educativi: è quello legato alle graduatorie dei nidi e delle scuole d’infanzia comunali, sulle quali palazzo Spada è finito spesso nel mirino del CoSec e dei comitati di gestione. Mercoledì mattina, dopo settimane di attacchi e repliche, è arrivata la pubblicazione.

LE GRADUATORIE  PER I NIDI D’INFANZIA

Nidi 171 i posti disponibili nella suddivisione tra nidi d’infanzia – lattanti, divezzi – e centri per bambini e bambine: le nuove domande presentate sono in totale 190, mentre le conferme toccano quota 106.

Malafoglia, Di Girolamo e Riccardi durante l'annuncio ai genitori

Malafoglia, Di Girolamo e Riccardi durante l’annuncio ai genitori

LE GRADUATORIE PER LE SCUOLE COMUNALI D’INFANZIA

Scuole Il Comune non ha approvato – l’annuncio era stato fatto dal sindaco Di Girolamo – le graduatorie per le strutture di Campitello, per il Borgo Trebisonda e il ‘Grillo Parlante (chiusura progressiva, restano attivi per coloro che sono già iscritti): il numero delle domande presentate per le tre restanti – Aula Verde, Rataplan, Collestatte – sono 37, per 19 (20 in caso di trasferimento dell’Aula Verde nella nuova sede) posti disponibili. Le conferme sono 80. Palazzo Spada specifica però che ‘restano in lista di attesa i bambini anticipatari, nati cioè dal 1° febbraio al 30 aprile).

LA DELIBERA DELLA GIUNTA

La lettera E mercoledì, a poco più di una settimana dall’ufficializzazione delle varie decisioni, ecco nuove bordate e richieste nei confronti del Comune: «I sottoscrittori – comitati di gestione di Campitello, Borgo Trebisonda, Grillo Parlante, Aula Verde, Rataplan, Collestatte, Coccinella, Rataplan, Cucciolo, Girotondo, Casa di Alice, Pollicino, CoSec, Fc Cgil Terni, Cisl Fp Ubria, Usb – prendono atto delle parole del sindaco espresse il 2 agosto 2016 e del comunicato stampa del Comune. Quest’ ultimo uscito alle ore 18.02, a discussione ancora in corso e, soprattutto, della delibera del 3 agosto, promulgata 24 ore dopo. Puntualizziamo orari e date solo per sottolineare la particolare velocità e determinazione messa dalla giunta nel chiudere il percorso di razionalizzazione dei Sec così da indurci il dubbio che tutto era già stato precostituito da tempo».

Ilenia Sorbelli (Borgo Trebisonda) e Rodolfo Graziani (Cosec)

Ilenia Sorbelli (Borgo Trebisonda) e Rodolfo Graziani (Cosec)

La delusione «I sottoscrittori sia in forma diretta che indiretta, hanno partecipato con entusiasmo al ‘processo decisionale inclusivo’ e ai relativi workshop. Entusiasmo perché convinti che la partecipazione alla discussione fosse un momento importante di confronto per ‘riorganizzare’ dei servizi fondamentali, nonché eccellenti, della e per la città: i servizi educativi comunali. Purtroppo constatiamo che non è stato così. Prima nelle parole del sindaco e poi nella delibera alcuni punti fondamentali ed essenziali, contenuti sia nel documento conclusivo dei workshop che nei tre documenti allegati ad esso, non sono stati recepiti dalla Giunta. Di fatto la delibera di agosto si pone in perfetta continuità con quella di febbraio».

Nessun piano «Pur riconoscendo nella delibera degli aspetti positivi (potenziamento dei nidi, promozione dei Sec, coordinatore pedagogico), questi così come formulati risultano ancora caratterizzati da vaghezza e indeterminazione, non essendo presente ancora un piano che definisca tempi e modalità in grado di concretizzare l’affermazione del Sindaco di ‘dare a chi finora ha avuto di meno’. Rispetto al potenziamento dei laboratori nutriamo seri dubbi che possano resistere ed esistere nel tempo senza un forte quadro didattico di riferimento e di supporto. In riferimento agli aspetti certi della delibera (chiusura a settembre di Campitello, chiusura nel 2017 del Grillo Parlante, statizzazione nel 2017 di Borgo Trebisonda, chiusura della scuola di Maratta) e le sue ricadute occupazionali, vera partita in gioco nei tavoli di discussione, la giunta non solo non ha recepito nessuna delle richieste, ma non è riuscita a dare spiegazioni e motivazioni convincenti nemmeno in occasione della riunione del 2 agosto. Inoltre, rispetto alla statizzazione del Borgo Trebisonda, nutriamo seri dubbi sulla sua riuscita, visto che le stesse dirigenti, nella relazione sui Sec, ricordano la reticenza del Miur a statizzare le scuole comunali. Rifiuto realistico soprattutto se il Borgo Trebisonda non avrà nuove iscrizione».

Leopoldo Di Girolamo

Leopoldo Di Girolamo

Rispetto degli ‘attori’ Le parti concordano nell’affermare che «per noi la chiusura di una scuola comunale equivale alla perdita di un presidio socio-educativo territoriale. È questa la differenza, pur nel rispetto delle singole professionalità, tra la scuola statale e la scuola comunale: la prima è un presidio didattico educativo, la seconda è un presidio socio-educativo fortemente legato al territorio in cui opera. La prima è a struttura verticale, dal Miur a scendere, la seconda è a struttura orizzontale, per la prossimità dell’Amministrazione che permette di sviluppare sinergie proficue tra l’Amministrazione, gli operatori scolastici, i genitori, i bambini e il territorio. ‘Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio’ recita un proverbio africano. Ma per ottenere questo risultato ambizioso, ci vuole rispetto di tutti gli attori interessati, senso di responsabilità e un processo reale di co-determinazione delle scelte, su tutte le aree».

cosec educativi servizi_0769Le richieste «Con queste convinzioni noi rivendichiamo e rilanciamo i risultati del percorso condiviso emerso nei tavoli e chiediamo come priorità di mantenere per l’a.s. 2016/2017 lo stesso status quo dell’a.s. precedente. In particolare sottolineiamo la delicatezza in cui si trovano i genitori dello scuola comunale d’infanzia di Campitello che si vedono notificati ad agosto la chiusura definitiva della scuola. Per questo chiediamo che Campitello rimanga aperta almeno per un altro anno; chiediamo garanzie certe sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Riteniamo che l’eventuale razionalizzazione dei servizi non possa ricadere sui lavoratori siano essi dipendenti comunali o delle cooperative; chiediamo di riprendere da settembre a dicembre 2016 il percorso partecipativo per verificare la fattibilità, soprattutto per le strutture programmate alla chiusura, di sperimentare percorsi didattici 0-6 anni. Nel caso si verifichi la non fattibilità dell’ipotesi si chiede di garantire lo stesso la chiusura dei cicli scolastici. Questo al fine di non spezzare quelle relazioni emotivamente significative e faticosamente costruite dal bambino; chiediamo, per mantener fede al principio di trasparenza, che vengano resi noti con chiarezza tutti i dati relativi ai Sec, dalle iscrizioni nel tempo ai dati economici; inoltre si chiede di sapere quali risparmi intende realizzare l’amministrazione dal processo di razionalizzazione dei Sec e su quali voci di costo intende operare per questo fine. Proprio perché convinti del carattere di presidio socio-educativo territoriale dei servizi educativi comunali, si chiede l’istituzione di una consulta per i Sec. Organismo in grado di sviluppare e potenziare quelle sinergie tra Amministrazione, operatori scolastici, utenti e territorio. Confidiamo nella disponibilità dell’amministrazione comunale di rilanciare un proficuo confronto con la riapertura dei lavori istituzionali di giunta e di consiglio comunale».

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