di Gianni Giardinieri
Archiviato il ‘caso’ Pietro Cianci (come vi avevamo anticipato quasi una settimana fa), con l’esercizio da parte della società di via della Bardesca del diritto di riscatto (il presidente D’Alessandro ne ha dato conferma in una nota affidata ai suoi account social), in casa rossoverde si profilano all’orizzonte una serie di nodi da sciogliere, sia in sede di calciomercato che in tema di riorganizzazione dei ruoli dirigenziali.
Fabio Tito e Marco Vannucchi, protagonisti della scorsa stagione, potrebbero cambiare casacca. Entrambi hanno ancora un anno di contratto ma la sensazione è che i due calciatori, se arrivasse l’offerta giusta, sarebbero pronti ai saluti. E i corteggiatori non mancherebbero. A partire dall’Arezzo, che avrebbe messo gli occhi sul terzino stabiese. L’ingaggio di Tito, per la stagione appena conclusa, avrebbe visto la compartecipazione preponderante dell’Avellino. Per quella che sta per cominciare, invece, lo stesso ricadrebbe tutto sulle casse della Ternana. Niente di ‘insopportabile’, bene inteso, ma è chiaro che eventuali richieste sarebbero prese in seria considerazione. Approfondimenti anche sulla posizione di Vannucchi, portiere di grande affidabilità . Anche nel suo caso la Ternana non chiuderà la porta in faccia ad eventuali acquirenti, con il calciatore, crediamo, disponibile al confronto.
In ordine al ruolo di direttore sportivo il presidente D’Alessandro ha sottolineato la volontà di arrivare a cercare una figura in tal senso, ma al momento sembrerebbe essere ancora il ‘ticket’ Mangiarano-Buongiorno ad occuparsi della parte sportiva. Senza considerare che lo stesso D’Alessandro ha più volte condotto in prima persona le trattative di calciomercato. Nella sessione invernale appena trascorsa, infatti, era stato praticamente lui a definire tutte le trattative, compresa quella poi non andata a buon fine dell’esterno offensivo Bruzzaniti, in forza al Pineto.