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Home » Mal di trasferta ‘Fere’: Carbone come Toscano

Mal di trasferta ‘Fere’: Carbone come Toscano

di Simone Francioli
26 Dicembre 2016
in Calcio, Sport
Tempo di lettura: 4 minuti di lettura
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di S.F.

Benito Carbone
Benito Carbone

Una Ternana così inetta poche volte si era vista dal ritorno in serie B. A tal punto, sia sul versante tattico che tecnico, che per larghi tratti la Spal sembrava una formazione di categoria superiore: idee chiare, fraseggi rapidi, schemi ben attuati e cinismo. Tutto perfetto sponda biancoceleste. Sì, il 4-0 di Bari, l‘1-3 casalingo con l’Ascoli, il derby, la clamorosa rimonta subita a Salerno, gli scontri diretti falliti, di ko gravi i rossoverdi ne hanno incassati eccome nel 2016. Tuttavia nelle 43 gare disputate nell’anno in chiusura – ‘Tim Cup’ compresa – mai si era avvertita una sensazione tanto forte di impreparazione e disordine: il poker di Ferrara va a chiudere un girone d’andata ‘on the road’ nefasto per il gruppo di Benito Carbone. Zero vittorie in dieci incontri, lo stesso score di Domenico Toscano nella travagliata stagione 2013-2014.

carbone-ternanaDébâcle su tutti i fronti 4-3-1-2 con Meccariello terzino in sostituzione di Zanon. Tutto in soffitta dopo venti minuti di un naufragio tattico – più che tecnico – senza precedenti nella stagione rossoverde: Germoni e il 25enne beneventano puntualmente beffati, Defendi e Petriccione in ritardo sulle coperture ed il gioco – per la Spal – è fatto. Doppio Zigoni in un quarto d’ora e match in ghiaccio, senza nemmeno troppa fatica da parte biancoceleste. Poi il passo indietro di Carbone e l’utilizzo di quel 3-5-2 provato a tratti in settimana: tenuta migliore anche a causa del rallentamento degli emiliani che, però, nella ripresa ad ogni singola accelerazione non hanno palesato alcun tipo di problema a bucare la retroguardia delle ‘Fere’. La reazione della Ternana? Tentativi a ripetizione da fuori area – male Falletti nel cercare in più circostanze la soluzione personale -, i soliti calci d’angolo mal battuti (nella maggior parte dei casi) e sterile possesso. Cambi fronte e la Spal ne fa due rischiando di farne altrettanti con, più o meno, gli stessi tiri in porta. L’abc di come dovrebbe essere una squadra e come non si dovrebbe giocare, tutto nella sfida del ‘Mazza’. E l’operazione ‘Natale sereno’ – 0 punti su 6 con Vicenza e Spal – ha preso un’altra piega.

Natale amaro in casa Ternana
Natale amaro in casa Ternana

Zero su dieci Il dato è significativo. Ternana mai vincente in trasferta nel girone d’andata e senza i punti extra ‘Liberati’ è utopico poter pensare ad una posizione migliore in classifica. Buone partite a Perugia, Carpi, Frosinone, Trapani e Latina, ma di vittorie – spicca l’abbaglio di Di Gennaro in Sicilia a livello di rimpianti – nemmeno l’ombra: cinque pareggi, altrettanti ko., appena otto marcature all’attivo, diciotto al passivo e zero match a porta inviolata. Numeri pressoché identici, fatta eccezione per la differenza reti e i gol subiti, all’annata 2013-2014 con alla guida tecnica Domenico Toscano: Carbone, oltre all’anno di nascita e la provenienza, può ora ‘vantare’ un altro punto in comune con l’ex allenatore dell’Avellino. In realtà si tratta di uno score non così raro nella storia recente di via Aleardi in serie B, visto che la casella delle vittorie in esterna rimase al palo anche nei campionati 2001-2002 (su nove incontri la Ternana collezionò cinque pari con Agostinelli e Bolchi in panchina) e 1998-1999 (quattro pareggi su nove match, Cuccureddu e Delneri i tecnici).

ternana-vicenza-mirimao_6129on-striscione-curva-nordIncubo trasferte per Carbone Ma non è solo a Terni che il tecnico calabrese ha evidenziato problemi nel gestire le gare in esterna. L’intero curriculum da tecnico infatti è eloquente in tal senso: zero vittorie su tredici in B tra Varese e Ternana (media punti 0.38), due successi, dieci pareggi e quindici sconfitte tra i ‘pro’ (comprese dunque le esperienze con il Vallée d’Aoste e il Pavia, media di 0.59) e appena tre affermazioni su trentadue partite in trasferta complessive (nel conteggio anche quelle alla guida della Pro Sesto in serie D, per una media di 0.62). Gli ultimi tre punti conquistati fuori dalle mura amiche in un torneo professionistico risalgono ormai a quasi quattro anni fa, in Casale-Vallée d’Aoste 2-3. Tutto nella norma dunque, peccato che senza un ruolino super al ‘Liberati’ – non è il caso delle ‘Fere’ – si corra il rischio di restare per tutta la durata del torneo tra la zona playout e i tre posti in coda che sanciscono la retrocessione. In aiuto della Ternana un paio di fattori: l’ormai disperata situazione del Trapani, a meno otto dalle penultime, e la corposa penalizzazione in arrivo per il Pisa.

L'Ascoli di Alfredo Aglietti ultimo ostacolo prima della pausa
L’Ascoli di Alfredo Aglietti ultimo ostacolo prima della pausa

E ora l’Ascoli Pausa Natale e tutti in campo a Santo Stefano per iniziare la preparazione all’ennesimo scontro diretto vitale, specie in seguito al poker incassato a Ferrara. Per la Ternana, il rischio di chiudere il girone d’andata con il peggior punteggio dal ritorno in serie B è concreto a questo punto: la non vittoria sui marchigiani consegnerebbe a Carbone, oltre alla permanenza in zona retrocessione a metà campionato e conseguente malumore della piazza, anche questo scomodo record negativo. Che a Domenico Toscano costò l’esonero proprio nell’ultimo giorno dell’anno nonostante il successo di misura sulla Reggina: il 45enne di Bagnara Calabra non corre questo rischio considerato il recente rinnovo contrattuale stipulato con le ‘Fere’ ultime, ma sempre meglio non ‘stuzzicare’ l’imprevedibile Simone Longarini. A proposito: di questo passo riconfermare i 53 punti dello scorso appare più che un’impresa. Non a sorpresa.

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