di S.F.
Era atteso il terzo verdetto per il ‘Derby dell’Umbria’ dello scorso 12 febbraio. Dopo la vittoria biancorossa sul campo e la bocciatura del giudice sportivo Emilio Battaglia sul ricorso per il tesseramento di Eddy Gnahoré, è arrivata una decisione inaspettata da parte della Corte sportiva d’appello nazionale a sezioni riunite del presidente Piero Sandulli: decisione ‘riservata’ che, come spiega l’avvocato difensore del ‘Grifo’ Eduardo Chiacchio, vuol dire che c’è uno slittamento sull’esito. E i rossoverdi sperano.
LA COMUNICAZIONE UFFICIALE: «DECISIONE RISERVATA»

«Non c’è il no» A spiegare gli sviluppi è l’avvocato campano: «Riservata? Significa semplicemente che i giudici della corte dovranno riunirsi ancora per adottare una decisione sull’esito del ricorso. Al momento non è stato bocciato». E quindi si prolunga l’attesa: male che vada – per la Ternana – è pronta la ‘chiamata’ al Collegio di garanzia dello sport del Coni.
Esito non scontato Una ‘riservatezza’ che fa ipotizzare una certa titubanza nel prendere una decisione netta e definitiva già in questa fase. Da un lato le certezze del Perugia poggiate sul rilascio del visto di esecutività da parte della Lega, dall’altra l’enigma – qualche pensiero evidentemente è venuto anche ai giudici – legato al numero di società per il quale è stato tesserato il francese: «Quattro diverse e il giudice sportivo non ha smentito». Ternana-Perugia, il match prosegue in Corte sportiva d’appello nazionale. A riunirsi giovedì pomeriggio sono stati i componenti Piero Sandulli, Stefano Palazzi, Italo Pappa, Lorenzo Attolico e Maurizio Borgo, il rappresentante dell’Aia Carlo Bravi e il segretario Antonio Metitieri.