L’annuncio lo aveva fatto ad agosto: «Terni insicura, raccolta di firme» e adesso il Movimento 5 Stelle di Terni procede, perché «visto che gli atti di indirizzo presentati in consiglio comunale restano lettera morta e, nel frattempo, la percezione della insicurezza da parte dei cittadini aumenta di giorno in giorno, forse è giunto il momento di prendere atto che dovranno essere gli stessi cittadini, in prima persona, a sollecitare le istituzioni a prendere provvedimenti nuovi e diversi in tema di sicurezza cittadina». A dirlo erano stati, allora, sono i consiglieri comunali del M5S Thomas De Luca, Valentina Pococacio e Federico Pasculli, che avevano anticipato la raccolta di firme su una petizione popolare che verrà poi sottoposta al sindaco Di Girolamo e ‘girata’ anche al ministero dell’Interno.
Le firme «Quando le istituzioni non ascoltano – è l’annuncio della ‘crociata’ i cittadini si fanno Stato. Il M5S Terni sarà sabato 30 settembre dalle 10 alle ore 19, in piazza Solferino per due distinte raccolte firme. La prima raccolta firme è finalizzata alla presentazione di una delibera di iniziativa popolare che riguarda l’emergenza sicurezza. L’azione è motivata dal fatto che a seguito dei recenti fatti di cronaca in tema di microcriminalità, che hanno letteralmente sconvolto la nostra città, avevamo inoltrato delle precise richieste al Sindaco di Terni che di tutta risposta ha affermato che non esiste nessuna emergenza. Alla ottusa sordità dell’amministrazione abbiamo deciso di aprire ad una mobilitazione dei cittadini che superi l’inettitudine amministrativa del Partito democratico e di chi sta cercando di approcciarsi a questi temi con facili slogan».
I dettagli L’atto promosso, spiega il M5S, «verte su sei singoli punti, che vanno dalla richiesta al ministero degli Interni di aumentare uomini e mezzi a disposizione delle forze dell’ordine del nostro territorio, fino alla corretta gestione e l’intensificazione della videosorveglianza nelle zone sensibili, passando per la richiesta al Prefetto ed al ministero degli Interni, di una diversa gestione dei flussi migratori basata sulla reale capacità di integrazione che il martoriato tessuto economico-sociale della nostra città consente. Inoltre chiederemo che il Comune collabori con gli altri enti per attivare ulteriori politiche di prevenzione primaria e secondaria in materia di uso e abuso di sostanze stupefacenti e di favorire la nascita di progetti ludico-culturali per strappare le zone degradate all’abbandono».
L’amianto La seconda raccolta firme è invece in appoggio alla petizione lanciata dalla Fismic, in favore dei lavoratori di Ast, per il riconoscimento dei benefici previdenziali amianto: «Una battaglia che il M5S a tutti i livelli ha intrapreso da tempo con mozioni approvate sia in Comune che in Regione, con denunce pubbliche e atti di sindacato ispettivo. Nonostante la vicenda sia tornata sotto i riflettori l’immobilismo della politica non ha consentito passi avanti. A causa di ciò è necessario che tutti i cittadini si mobilitino al fine di garantire un diritto sacrosanto per chi ha dovuto subire l’esposizione al minerale killer, cosa che in altri impianti produttivi è stato invece riconosciuto».