«Visto che gli atti di indirizzo presentati in consiglio comunale restano lettera morta e, nel frattempo, la percezione della insicurezza da parte dei cittadini aumenta di giorno in giorno, forse è giunto il momento di prendere atto che dovranno essere gli stessi cittadini, in prima persona, a sollecitare le istituzioni a prendere provvedimenti nuovi e diversi in tema di sicurezza cittadina». A dirlo sono i consiglieri comunali del M5S Thomas De Luca, Valentina Pococacio e Federico Pasculli, che annunciano la raccolta di firme su una petizione popolare che verrà poi sottoposta al sindaco Di Girolamo e ‘girata’ anche al ministero dell’Interno.
La petizione «Con questo atto di iniziativa popolare – spiegano – chiederemo più risorse economiche e di personale, ma anche un diverso approccio culturale, da parte dell’amministrazione comunale ternana, nei confronti di un problema cha sta diventando drammatico. I cittadini si sentono poco sicuri e cresce la tensione, anche per l’avanzamento del degrado in varie parti della città e questo fa sì che si tornino ad alimentare i fantasmi delle ronde, mentre noi riteniamo che solo una maggiore presenza delle forze dell’ordine possa garantire la giusta serenità».
«Maggior forza» Quella della petizione, dicono i pentastellati ternani, «nella consapevolezza che non è solo il sindaco a doversi far carico di queste problematiche, anche se il suo ‘potere di ordinanza’ adesso è maggiore rispetto al passato; ma anche altri organi dello Stato, è un’iniziativa pensata per coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini e dare così maggior forza alla richiesta. Siamo consapevoli che la polizia locale può essere utile, ma non può sostituirsi alle forze dell’ordine dello Stato, ma il sindaco deve a sua volta rendersi protagonista e farsi portavoce delle istanze popolari».
I locali Su un punto, De Luca, Pococacio e Pasculli, vogliono fare chiarezza: «Questa non è certo un’iniziativa che va contro i locali pubblici cittadini, anzi. Siamo convinti che i provvedimenti di chiusura non portino altro risultato che lo spegnimento di una ‘luce’ in particolari zone della città e una luce spenta e portatrice di maggiore insicurezza. Ma gli stessi gestori dei locali potrebbero essere coinvolti in iniziative tese ad aumentare la sensibilità sul tema».
Il disagio sociale Perché, insistono i tre consiglieri del M5S, «in città è in sensibile aumento l’abuso di alcolici nei minori e ci si deve porre il problema della ricerca delle possibili cause. E questo sì che è un problema del quale un’amministrazione locale può e deve farsi carico. Perché è indice di un disagio sociale crescente e sempre più pericoloso».
Tempi e modi Entro una settimana, garantiscono, «dovremmo partire con la raccolta di firme attraverso dei ‘banchetti’ che posizioneremo in vari punti della città e in tutti l luoghi che ci verranno indicati dai cicalini. Ovvio che prima predisporremo il testo della petizione che i cittadini che vorranno potranno firmare e ci doteremo di tutte le autorizzazioni necessarie».