di S.F.
Da un problema a un altro, tanto per proseguire sulla scia di ritardi e imprevisti che hanno contraddistinto lo sviluppo dell’opera fin dai primi giorni di lavoro. Risolta a fatica la grana ‘riserve’ con l’Ati Giubilei-Forti e stilato il cronoprogramma per dare una svolta alla situazione, sembrava andare tutto liscio per la riapertura totale del collegamento viario Gabelletta-Maratta: «Bene, livelliamo i 36 centimetri di differenza tra le sezioni coinvolte e via libera a mezzi inferiori a 3,5 tonnellate di peso. Poi si penserà al bando per la realizzazione del nuovo ponte», aveva specificato il Comune. E invece la grana Anas a ostacolare ancora il percorso: saltata la convenzione con l’Anas per la gestione dell’area, si procederà con l’apertura con il ponte – in linea di massima – con la mera copertura del dislivello.
ERA TUTTO PRONTO PER IL LIVELLAMENTO

Comune tira dritto Si parte da una certezza, c’è uno slittamento rispetto alle tempistiche annunciate a fine anno dall’assessore ai lavori pubblici Sandro Corradi. Motivazione? La convenzione che Anas ha richiesto per procedere con i lavori di livellamento tra i ponti. In un primo momento l’accordo tra le parti era stato trovato, poi il colpo di coda dell’ente nazionale per le strade: «Ok, lavorateci, però vi prendete a carico i costi di gestione dell’area fino alla costruzione della nuova struttura». Beh, per il Comune un fulmine a ciel sereno. Anche perché il periodo non è proprio dei migliori per prendere impegni del genere, seppur per un collegamento viario di fondamentale importanza. E infatti, dopo diverse giornate di attesa e scambi di vedute, l’amministrazione ha deciso di tirarsi indietro. Ma con alternativa pronta.

Verifiche e prove, copertura dislivello Giovedì mattina è partita la comunicazione all’Anas per dire, in sostanza, che si procederà senza sottoscrivere alcuna convenzione. Come? Facile, riaprire il ponte nelle attuali condizioni. O meglio, cercando di ‘attenuare’ il dislivello – che poco non è- presente nel tratto in questione: l’obiettivo, in concreto, è far sì che i mezzi possano superarlo senza difficoltà attraverso l’eliminazione delle ‘escrescenze’ causate dal dislivello. In poche parole, coprirlo e creare un unico piano di superficie. In tal senso negli ultimi dieci giorni ci sono stati test – il Comune non vuol rischiare che poi escano fuori problemi di agibilità – e verifiche del caso: riscontro positivo e lunedì si inizia a lavorare visto che mercoledì mattina è stato protocollato il Durc (Documento unico di regolarità contributiva) della società coinvolta. Salvo nuovi intoppi la chiusura dell’operazione è prevista entro un mese.