Gabelletta-Maratta, ‘pace’ da 237 mila euro

Terni, Comune e Ati Giubilei-Forti hanno trovato l’intesa per evitare la lite giudiziale: ecco la cifra che pagherà palazzo Spada per chiudere la storia

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di S.F.

Il ponte di collegamento in strada di Casanova

Accordo bonario e niente bagarre legale. La notizia del fine rapporto tra il Comune di Terni e l’Associazione temporanea d’impresa Giubilei-Forti, in merito al completamento del collegamento viario ‘Gabelletta-Maratta’, era già nota. Ora ci sono anche i dettagli dello step che, nell’idea dell’amministrazione, consentirà di velocizzare le operazioni per la riapertura del ponte esistente e, in un secondo momento, costruire il nuovo dopo l’approvazione del bando: il ‘nero su bianco’ è arrivato per una cifra di 237 mila euro, ben al di sotto della richiesta avanzata dall’Ati vincitrice dell’appalto.

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I primi transiti

L’appalto e l’origine Lo scorso 10 ottobre il dirigente Renato Pierdonati, in rappresentanza del Comune, e Andrea Giubilei hanno sottoscritto l’accordo transattivo che chiude una storia iniziata sei anni fa. L’aggiudicazione avvenne per un importo di 2 milioni e 775 mila (ribasso del 48.525%), con consegna dei lavori andata in atto il 16 giugno del 2011 e termine concesso pari a 777 giorni naturali e consecutivi: la ‘bretella’, in sostanza, doveva essere completata per il 1° agosto 2013. Siamo a scriverne il 23 ottobre 2017. C’è stato qualche problema.

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Proroghe, varianti e le riserve Il Comune nel corso del tempo ha concesso 695 giorni di proroga, con scadenza fissata al 27 giugno 2015. Non solo, perché durante lo svolgimento delle opere ci sono state quattro perizie di variante ad allungare ulteriormente la realizzazione: in tutto ciò l’amministrazione – viene specificato – ha pagato in acconto all’Ati 3 milioni e 84 mila euro, superando già l’importo preventivato. Tutto risolto? Manco per sogno. Perché l’appaltatore ha presentato al Comune una lista riserve per complessivi 1 milione e 692 mila euro. A questo punto è partita la trattativa per cercare di uscirne senza feriti.

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L’accordo transattivo e lo scambio Dopo ricalcoli e un lungo periodo di stallo che, giocoforza, non ha consentito di sbloccare i lavori per il completamento dell’ultimo tratto verso strada di Casanova (errore tecnico e dislivello sul ponte), si è trovata una soluzione per evitare «la lite giudiziale». L’Ati Giubilei-Forti ha abbassato le pretese, accentando la somma di 232 mila e 815 mila oltre Iva per complessivi 237 mila e 994 euro. In particolare il Comune ha ‘ceduto’ su quattro aspetti: il maggiore onere per lo scavo di un cassonetto stradale operato con mezzi di modeste dimensioni, l’equo compenso per l’esecuzione di maggiori e diverse lavorazioni relative alle barriere di ritenzione laterale, il riconoscimento dei maggiori oneri sostenuti per supposto anomalo andamento dell’appalto per fatto non attribuibile all’impresa e riconoscimento spese per le prove sostenute sui materiali. In cambio l’Ati ha accettato di che il verbale di ultimazione lavori del 24 settembre 2015 diventasse da parziale a totale.

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