La sera dello scorso 15 marzo si erano resi protagonisti di un bruttissimo episodio di fronte ad un bar di Amelia, aggredendo un uomo e la sua compagna, ferendo a coltellare il primo che, a seguito dei colpi ricevuti, aveva riportato una prognosi di venti giorni. Per questi cinque giovanissimi, tutti italiani residenti a Narni e di età compresa fra i 21 e i 25 anni, erano stati arrestati in flagrante dai carabinieri della Compagnia di Amelia che li avevano intercettati dopo il fatto nei pressi di un bar di Narni Scalo. Nei loro confronti il giudice, all’atto della convalida, aveva disposto la custodia cautelare in carcere su richiesta del pm Raffaele Iannella.
Patteggiamenti Giovedì pomeriggio quattro di loro – da qualche giorno tornati in libertà a seguito di istanza al gip di Terni – hanno patteggiato (di fronte al giudice Barbara Di Giovannantonio ed al vpo Catia Naldi) una pena, sospesa, di un anno ed otto mesi di reclusione ciascuno.
Posizione in sospeso Colui che ha confessato di aver sferrato le coltellate, 23enne di Montoro (Narni) difeso dall’avvocato Francesco Mattiangeli, è stato invece giudicato con rito abbreviato e condannato dal tribunale a due anni di reclusione per lesioni aggravate. In aula l’accusa aveva chiesto una condanna a tre ani. Il giovane è stato assolto dall’accusa di violenza privata e la misura della custodia in carcere è stata attenuata con la concessione degli arresti domiciliari. Tutti e cinque hanno anche risarcito l’accoltellato, 41enne amerino, e la sua compagna – trattenuta durante i concitati momenti dell’aggressione, da qui l’ipotesi di violenza privata oltre alle lesioni – con 5 mila euro complessivi. Fra i legali difensori dei cinque arrestati figurano, inoltre, gli avvocati Massimo Minciarelli, Francesca Carcascio, Francesco Mattiangeli, Mirko Minuti, Andrea Moroni e Arnaldo Sebastiani.