Mancava solo l’ufficialità – alla pari dell’arrivo della stella mondiale Wilfredo León Venero – e ora c’è anche quella. Lorenzo Bernardi ha rinnovato il contratto con la Sir Safety Perugia fino al 2020: l’allenatore dei primi trofei ‘Block Devils’ prosegue l’avventura in bianconero.
Margini di crescita Il trentino andrà a caccia della Champions League il prossimo anno: «Sono molto contento, sono felice, sono orgoglioso di allenare ancora qui a Perugia. Mi sono trovato – le sue parole – sempre benissimo, da quando sono arrivato abbiamo iniziato un lavoro che con il tempo necessario ci ha portato a raggiungere grandi risultati. Ma sono convinto che abbiamo ancora strada da fare e margini di crescita e quindi felice di poter proseguire in questo percorso e nel progetto della società. Ci saranno dei cambiamenti come è inevitabile che sia. Difficile migliorare la passata stagione? L’anno scorso è stato incredibile, ma quei risultati devono esserci da stimolo per la prossima stagione. Quando riprenderemo si guarderà al domani, non si vive di storia».
La squadra e León Tempo di aggiustamenti in casa Sir: «Abbiamo un’ossatura, una base importante. Poi naturalmente ci saranno alcuni nuovi interpreti. Sul mercato abbiamo – continua Bernardi – idee ed obiettivi molto chiari e siamo in ottime mani con il presidente e con i dirigenti che se ne occupano. Naturalmente sono tutte situazioni che richiedono tempo e contrattazioni. Poi, una volta ultimata la rosa, spetterà a me ed al mio staff lavorare per ricercare e creare, come lo scorso anno, stabilità ed equilibri, i migliori possibili in base alle caratteristiche dei giocatori. E poi dovremo costruire la ‘squadra’, perché le soddisfazioni si raggiungono solo di squadra». Un accenno sulla stella cubana: «Se sono contento di allenarlo? Beh, onestamente la risposta è piuttosto scontata. Come giocatore lo conosco bene e da tempo, parlandoci ho avuto impressione di avere a che fare anche con una persona molto buona. Bisogna dire che il presidente è stato eccezionale a portarlo in Italia, una cosa che nessuno pensava fosse possibile. Le caratteristiche di León – conclude – le hanno in pochissimi, la sua capacità, aldilà delle grandi qualità tecniche, di spostare gli equilibri nei momenti topici delle partite è la sua grande forza».
