L’arresto, poco meno di un anno fa da parte dei carabinieri. Prima il carcere e poi i ‘domiciliari’ in Calabria. Con un’accusa pesante sulle spalle: quella di aver violentato sessualmente la compagna – 37enne originaria di Terni – nell’abitazione di Amelia condivisa dalla coppia e dietro la minaccia di un coltello. Ora l’uomo – 33enne di origini calabresi – è stato assolto perché ‘il fatto non sussiste’. La sentenza è stata emessa martedì dal tribunale di Terni in composizione collegiale.
Assolto e liberato In aula il pm Raffaele Pesiri – che in precedenza aveva seguito la strada del giudizio immediato – aveva chiesto una condanna a cinque anni e quattro mesi per lesioni personali e violenza sessuale. Escluso sin dall’avvio dell’indagine il reato di maltrattamenti in famiglia. Il 33enne era difeso dagli avvocati Giuseppe Lavigna del foro di Roma e dal professor Salvatore Volpe. All’esito, l’uomo è stato rimesso in libertà . Probabile che la procura impugni la sentenza in appello. Di contro non è escluso che la difesa chieda il risarcimento per ingiusta detenzione.