«Per quello che penso, noi stiamo vivendo una gravissima ingiustizia. Spero che questo torto sarà lavato dalla giustizia, che il 7 settembre il Collegio ripristinerà. In questo momento la Ternana non è solo stata rapinata e messa sotto schiaffo, ma anche il mondo dei Dilettanti e la Lega Pro, che nessuno ha rispettato». Uno Stefano Bandecchi carico in vista di venerdì, quando i rossoverdi conosceranno in via definitiva il campionato da disputare: ultimi preparativi anche per gli avvocati, pronti all’ennesima battaglia nelle aule giudiziarie sportive. L’imprenditore livornese intanto elogia i suoi per il mercato: «Abbiamo fatto una squadra abbastanza forte in C e accettabile in B», la sentenza del ‘patron’. Iniziati i lavori di sistemazione allo stadio ‘Liberati’, da martedì via alle sedute al ‘Fabrizi’ di Gabelletta.
LE TAPPE IN BREVE DELLA BAGARRE SERIE B/C E RIPESCAGGI: IL 7 LA RESA DEI CONTI
L’obiettivo rubato

Bandecchi, a quattro giorni dall’appuntamento romano decisivo per le sorti rossoverdi, è tornato a dire la sua sulla vicenda: «Sto vivendo – le parole rilasciate a Radio Cusano Campus – in maniera abbastanza tesa, con attenzione e il giusto dinamismo l’attesa di questo appuntamento molto importante. Siamo stati bravi finora a essere tranquilli e sereni, ma al tempo stesso determinati verso il nostro obiettivo. Obiettivo che, a mio avviso, ci è stato rubato, portato via. La Serie B ha iniziato il campionato a 19 squadre, creando una situazione per me inspiegabile. C’erano regole e regolamenti ma sono stati ignorati, come si è ignorato il principio per il quale nei campionati si retrocede e si viene promossi: nessuna lega è a sé stante e ognuna deve confrontarsi con le altre. Mi sembra che sia nata una serie B chiusa – prosegue il patron rossoverde – dove non ci sono promozioni o retrocessioni, una serie B americanizzata. Ma di fatto una B ingiusta perché toglie a noi la possibilità di essere ripescati».
L’auspicio

Il ‘patron’ rossoverde si augura che «si possa ripristinare la giustizia, perché il regolamento era giusto. Chi ha commesso illeciti amministrativi o sportivi, a mio avviso, deve scontare la propria piccolissima pena: non è un inferno eterno, insomma. Quindi mi auguro che si torni alle vecchie norme e che tra i club ripescati ci sia anche la Ternana, perché se lo merita sotto tutti i punti di vista: negli ultimi cinque anni ha sempre militato in serie B; ha i conti in regola; ha rispettato il regolamento. Il vecchio regolamento, quello giusto e sano che tutti sapevamo esistere, prevede che ritornino in B le squadre virtuose retrocesse dalla B o non promosse dalla C, e a me va bene. Basta che venga ripristinato quel regolamento, come d’altronde è già in vigore – puntualizza il patron della Ternana – Nonostante qualcuno mi abbia accusato di non conoscere l’italiano, la sospensiva del tribunale ha fatto sì che si ripristinassero i vecchi regolamenti. Già da tempo la Ternana era tra le squadre che potevano essere ripescate. Ricordo che noi non abbiamo fatto il diavolo a quattro e non abbiamo chiesto di essere ripescati nel momento in cui potevamo esserlo, prima ancora che si stabilisse il campionato a 19. Noi non l’avevamo chiesto perché, nel rispetto della legge, sapevamo che il 7 settembre ci sarebbe stato poi un parere in merito. Quindi non sarebbe stato utile forzare. Se lo avessimo fatto, e chiesto – prosegue – l’inizio del campionato di serie B con il ripescaggio a 22 squadre, se avessimo chiesto di sospendere quello di C, i giochi sarebbero stati chiusi. E oggi sono ancora aperti solo grazie alla Lega di C e di D, a Gravina che io ringrazio ancora, ai presidenti dei Club di queste Leghe, che hanno appoggiato questa richiesta e fermato i campionati di C e D. Questi tornei si sono fermati in attesa del giudizio del 7 settembre proprio per permettere, nel caso in cui il tribunale deciderà che il campionato di serie B dovrà essere a 22 e che i ripescati saranno i club X, Y e Z, ad alcune squadre di essere reinserite nei campionati di D, ma solo perché quello di C non è iniziato. Se i campionati fossero iniziati il 25 agosto, non saremmo qui a parlare di ripescaggi ma solo di danno subito».
Frattini e la giustizia

Bandecchi a questo punto sottolinea la fiducia che ripone nell’ex ministro degli Esteri, già più volte attivo sui social per ‘garantire giustizia’: «Credo che dopo il 7 nessuno potrà parlare. Se noi perderemo questa partita, dovremo stare zitti. Io però vorrei stare zitto perché chi mi dirà come mai e perché, me lo farà per bene. E quindi come mai e perché non è toccato a noi. Se la giustizia sarà ripristinata, noi saremo in serie B. Il presidente Frattini parla con molta chiarezza, e ho capito tutto quello che ha detto. Quindi capirò anche quello che dirà il 7, nel bene o nel male. Spero nel bene, ma se non sarà nel bene, sarà perché non ce lo saremo meritato. A quel punto faremo il nostro campionato di serie C, perché lui ci avrà spiegato il perché». Martedì il sottosegretario – ha la delega allo sport – alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti incontrerà alle 14.30 Gabriele Gravina, Cosimo Sibilia, Damiano Tommasi e Marcello Nicchi, presidenti della Lega Pro, Lnd, Aic e Aia: focus sull’assemblea elettiva della Figc e anche sul caos serie B.
Il mercato e lo stadio

Apertura agli stranieri, acquisizione di giocatori di calibro – per esperienza e qualità – per la categoria e generale cambio passo. Il lavoro del ds Danilo Pagni non ha deluso: «Sono contento che i giornali parlino bene della nostra campagna acquisti, merito del lavoro del ds, del tecnico e del presidente Ranucci. È stata – le parole di Bandecchi – una campagna difficile perché non sappiamo ancora in quale campionato giocheremo, anche se a oggi è la serie C. Abbiamo fatto una squadra abbastanza forte in C e accettabile in B. Se il 7 saremo ripescati, avremo slot liberi per inserire altri giocatori, quelli necessari per fare una discreta serie B. Posso rassicurare la tifoseria e i ternani che il club ha fatto acquisti ma non ha fatto debiti. A oggi sono già a disposizione tutti gli stipendi per i prossimi 10 mesi, quelli di luglio e agosto sono già stati pagati, e credo che forse siamo l’unica squadra ad averlo fatto. Di questo ne faccio un vanto organizzativo. Stiamo rifacendo lo stadio, e ringrazio le società che ci hanno lavorato. Sono soddisfatto di ciò che stiamo facendo. Poi sarà il campo a dire come stanno le cose. Ormai sono diventato un po’ ultrà e mi aspetto di vincere sul campo. E mi sono stufato di questa battaglia per i ripescaggi e non vedo l’ora che finisca, anche se la voglio combattere fino all’ultimo minuto. La battaglia finirà il 7 sera e noi speriamo di vincerla, poi inizieremo a giocare. Spero davvero – conclude – che faremo un buon campionato».
L’avvocato Proietti e gli atti difensivi della Lnpb: «La cosa più contestabile ed offensiva». Costellazioni e meteore

Il pool di avvocati rossoverdi sarà a Roma da giovedì. D’altronde nulla può essere lasciato al caso perché il Collegio di garanzia del Coni, a differenza della Corte federale d’appello, non permette interventi ‘liberi’. Frattini farà domande specifiche. Massimo Proietti, ospite lunedì sera a TeleTerni, ha ripercorso le tappe della vicenda e ha svelato una novità: «Negli atti difensivi la cosa più contestabile ed offensiva è stata la costituzione della Lnpb. In un passaggio si dice che la finalità del campionato a 19 squadre era quello di creare un torneo di ‘stelle’ che escludesse le meteore, perché sono destinate a cadere e creare danni. Un tipo di costruzione come questo in un atto giudiziario e soprattutto l’accostamento delle società in lotta per il ripescaggio alle meteore, è cosa antipatica. Lo è ancora di più oggi perché sappiamo che tra le ‘stelle’ ce ne sono due con problemi di fidejussione, Palermo e Lecce (questione Finworld). Certe punte di acido negli atti giudiziari potevano essere risparmiati». Breve accenno all’istanza di autotutela alla Figc presentata dall’Avellino: «Non cambierà nulla. Il loro problema è un altro: hanno presentato in ritardo la seconda fidejussione, stop».
IL MAQUILLAGE DEL NOVEMBRE 2017
L’amichevole con il Siena e i lavori al Liberati

Passando alla squadra, martedì mattina ci sarà il primo allenamento al ‘Fabrizi’ di Gabelletta. Lunedì infatti sono iniziati i lavori di sistemazione del manto erboso del ‘Liberati’ con Sergio Cordaro e Gabriele Mechelli in azione: vicino all’area parcheggio – interno – dell’impianto è già pronta la sabbia silicea – diversi metri cubi – da posizionare sul terreno di gioco. Una settimana di tempo per farlo tornare in buone condizioni: domenica sera – si inizia alle 20.30 – c’è un test amichevole contro il Siena.