Dopo la mobilitazione dei pazienti, la raccolta di firme da parte del comitato nato ad hoc e i confronti con la direzione aziendale, la battaglia per lo spostamento del reparto di oncoematologia del Santa Maria sembra arrivata ad una svolta: giovedì pomeriggio si è riunito infatti il gruppo di lavoro che si occupa della questione e il progetto per la collocazione della struttura presentato dal direttore sanitario, Sandro Fratini, è stato accettato e valutato positivamente.

La nuova collocazione
L’ok è arrivato dai rappresentanti del comitato, alla presenza della profesoressa Anna Marina Liberati. Il progetto – spiega una nota dell’azienda – prevede il trasferimento della struttura all’interno del complesso ospedaliero, negli spazi attualmente occupati dalla medicina nucleare, che sarà prossimamente trasferita. L’area di degenza sarà collocata successivamente e cioè nel momento in cui la degenza della nefrologia potrà tornare al di sopra del servizio dialisi.
Le tappe
Una soluzione che si attendeva da tempo, in merito alla quale recentemente – pure nell’audizione di lunedì in terza commissione consiliare – anche l’assessore regionale alla sanità Luca Barberini aveva rassicurato. Le problematiche con le quali devono fare i conti i pazienti sono bene note: il reparto è collocato all’esterno del plesso ospedaliero, dunque chi lo frequenta deve uscire all’esterno per ogni esame o accertamento. Inoltre – ha evidenziato più volte il comitato – la struttura non è idonea ad ospitare il grande afflusso sia nella sala d’aspetto sia, fatto che nei locali in cui vengono svolte le chemioterapie. Ora c’è da capire quali saranno i tempi del trasferimento.