Per i suoi alti standard è un mondiale deludente, certo, ma quantomeno Alessio Foconi limita i danni – evidente che non sia stato la sua miglior manifestazione, come già ammesso dopo il tracollo nell’individuale – e dal mondiale di Budapest non torna a mani vuote. Il 29enne fuoriclasse del Circolo Scherma Terni è bronzo a squadre nel fioretto: terzo gradino del podio conquistato insieme a Giorgio Avola, Daniele Garozzo e Andrea Cassarà.
Primi turni di lunedì
Il percorso in terra magiara era iniziato il giorno precedente con i primi due turni, agevolmente superati al cospetto di Messico (45-22 su Jesus Beltran, Diego Cervantes, Juan Sebastian Unda e Raul Arizaga) e Danimarca (45-29 al cospetto di Thomas Berg, Conrad Kongstad, Alexander Tsoronis e Maxim Valeur). Tutto liscio.
LA CLAMOROSA ELIMINAZIONE AL 1° TURNO NELL’INDIVIDUALE
Hong Kong demolita, il ko con la Francia
Si riprende sabato mattina contro il gruppo asiatico composto da Ka Cheung, Siu Cheung, Chun Choi e Chi Yeung: gli azzurri sono in palla e anche in questo caso il gap è enorme, l’Italia entra in semifinale vincendo 45-28. Poi la ‘sveglia’ inaspettata con la Francia (Erwann Le Pechoux, Enzo Lefort, Julien Mertine e Maxime Pauty), quasi sempre battuta di recente da Foconi e compagni: 32-45 e altra delusione per il 29enne ternano.
La sfida per il bronzo, bene Foconi
L’ultima chance di andare di lasciare Budapest con una medaglia è rappresentata dalla ‘finalina’ contro la Russia di Timur Arslanov, Alexey Chereminisov, Timur Safin e Dmitry Zherebchenko: Foconi è bravo a lanciare l’Italia verso la vittoria (gran parziale e 20-14), quindi il tentativo di rimonta russo e il nuovo allungo firmato dal ternano (40-30) che consente agli azzurri di guadagnare il bronzo con il definitivo 45-32. Di certo meglio che nulla.
