Perizia tossicologica per capire se abbia problemi di tossicodipendenza e perizia psichiatrica per comprendere se e quanto sia capace di intendere e di volere, e quindi di stare in giudizio. Queste le principali decisioni assunte dal tribunale di Terni in composizione collegiale (presidente Ianniello, giudici Fratini e Mastracchio) in merito a José Miguel Rivas Suriel, il 33enne dominicano arrestato lo scorso 22 luglio dopo la sparatoria di via della Bardesca/via Curio Dentato – cinque i colpi sparati dall’uomo – in cui era rimasto seriamente ferito il carabiniere Mario Palleschi.
FAR WEST ALLA ROTONDA – I FATTI
Processo al via
Mercoledì mattina si è tenuta la prima udienza del processo – giudizio immediato – nel corso della quale il legale del 33enne, l’avvocato Gianluca Muzi, ha chiesto di approfondire gli aspetti tossicologici e psichiatrici in relazione non solo allo sviluppo processuale, ma anche alle misure cautelari in essere – dal giorno dell’arresto Rivas Suriel si trova nel carcere di vocabolo Sabbione – per le quali ha chiesto l’attenuazione sotto forma di arresti domiciliari presso una struttura di recupero per tossicodipendenti.
Rinvio
Il tribunale ha accolto le richieste di approfondimento peritale, così come quella di rinvio esternata dagli avvocati Loris Mattrella e Federica Sabbatucci – che rappresentano due carabinieri feriti, fra cui il Palleschi, entrambi ammessi fra le parti civili – in relazione alla mancata notifica di alcuni atti alle direzioni competenti delle forze dell’ordine. Quest’ultime potrebbero quindi costituirsi parte civile nel corso della prossima udienza, attraverso l’avvocatura dello Stato.