«Costretti a prenderci cura dei nostri assistiti senza dispositivi di protezione individuale»: la denuncia arriva dalla Fimmg, la Federazione italiana medici di medicina generale, tramite la segreteria regionale e quelle provinciali di Perugia e Terni. I rispettivi responsabili – Sabatino Orsini Federici, Leandro Pesca e Simonetta Centurione – spiegano in una nota inviata alla Regione che venerdì «a qualche medico è stato consegnato del materiale (una mascherina Fpp2, quattro mascherine chirurgiche, otto paia di guanti, un telo copri vestiti, due cuffie, quattro soprascarpe a testa) giunto con notevole ritardo rispetto alla comparsa del virus, che risulta assolutamente inadeguato sia nella quantità sia nella qualità».
CORONAVIRUS, SINDACATI ATTACCANO GESTIONE SANITÀ
EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON
«Sconcerto per il pressappochismo»
«Tutto questo – continuano i rappresentanti dell’organizzazione sindacale – ci induce a pensare che la nostra sicurezza non sia una vostra priorità. Un medico di assistenza primaria che si ammala non è solo un problema per il medico stesso, ma per tutta la popolazione che assiste, oltre che possibile ‘untore’. Siamo sconcertati per il pressapochismo e la inadeguatezza con il quale avete congegnato queste misure anti Covid-19 nonostante i nostri rappresentanti nella task force abbiano insistentemente chiesto attenzioni diverse per gli operatori del territorio». La Fimmg – che oltre alla presidente Tesei ha scritto anche all’assessore alla salute Coletto, al dg della sanità Dario e a tutti i consiglieri regionali – ricorda che «dall’inizio dell’emergenza coronavirus i medici di medicina generale, di continuità assistenziale ed i pediatri di libera scelta dell’Umbria da subito si sono trovati in ‘prima linea’ a combattere una battaglia contro un nemico invisibile ed oltremodo pericoloso». Per questo il sindacato dei medici si riserva di mettere in atto «adeguate misure di protesta».