Covid, a Pozzo parte screening popolazione

La Usl Umbria 2 entra in azione nella ‘zona rossa’ per i test rapidi. Residenza Castel Giorgio: «Priorità è sicurezza di tutti»

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Diverse le attività in via di sviluppo per l’Usl Umbria 2 per fronteggiare l’emergenza sanitaria covid-19. Si parte da una novità interna: tutte le basi aziendali nel territorio saranno dotate di termoscanner per la misurazione di temperatura a distanza. Focus in particolar modo sulla ‘zona rossa’ di Pozzo e la situazione di Castel Giorgio.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Staff Usl Umbria 2 a Pozzo

A Pozzo test rapidi

L’azienda sanitaria locale informa che «partirà da oggi un approfondito screening su tutta la popolazione della frazione dove nei giorni scorsi è stata istituita, con ordinanza regionale, la ‘zona rossa’. Sono stati programmati e verranno eseguiti a partire da questa settimana test rapidi su tutta la popolazione residente ed è stata già avviata un’indagine che prevede l’effettuazione di tampone faringeo in prossimità di esercizi commerciali e sanitari ancora aperti e ubicati nelle aree adiacenti alla zona rossa».

Coletto: «Monitoriamo Pozzo con attenzione»

«La Regione monitora con attenzione le condizioni della popolazione di Pozzo dove, da martedì mattina, è stata avviata l’indagine che prevede la rilevazione della positività al Covid-19 anche attraverso i test rapidi»: è quanto afferma l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, evidenziando che l’azione «permetterà di avere una visione più chiara della situazione epidemiologica della ‘zona rossa’ umbra». L’indagine prevede anche la sorveglianza telefonica dei nuclei familiari per monitorarne lo stato di salute, in modo da effettuare immediatamente il test di riferimento qualora qualcuno manifestasse sintomi riconducibili all’infezione. Nella frazione, in un ampio locale messo a disposizione dal Comune, i cittadini, dalle ore 10 alle 18, vengono invitati ad effettuare il test rapido immunologico seguendo tutte le precauzioni previste, mentre per coloro che non possono uscire il test sarà effettuato a casa.

LA LETTERA: «NON TRASFERITE I NOSTRI FAMILIARI»

La struttura (foto benella.it)

Castel Giorgio

C’è la risposta ai familiari dei pazienti della struttura residenziale ‘Non ti scordar di me’: «In relazione alla lettera aperta di alcuni familiari di pazienti ricoverati presso una struttura residenziale di Castel Giorgio dove nei giorni scorsi sono stati riscontrati casi di positività al Covid-19, insieme alle misure di prevenzione e tutela della salute già tempestivamente poste in essere saranno adottate tutte le disposizioni necessarie per garantire la massima sicurezza di operatori ed utenti secondo i protocolli igienico sanitari previsti in questi casi. L’unica priorità è la piena tutela della sicurezza di tutti, al di là di aspetti logistico-organizzativi che in questo caso assumono un valore secondario». Nel pomeriggio di martedì è arrivata anche la presa di posizione della Usl Umbria 2: «In relazione ad eventi che hanno interessato in questi giorni alcune strutture residenziali del territorio, in particolare la residenza protetta di Castel Giorgio nell’orvietano, l’azienda sanitaria si sta avvalendo e continuerà ad avvalersi delle proprie prerogative ispettive e di verifica al fine di prevenire l’eventuale diffusione dell’infezione Covid-19 presso gli ospiti delle strutture interessate, al fine di garantire la sicurezza e la tutela della salute ad ospiti ed operatori».

12 POSITIVI NELLA RESIDENZA DI CASTEL GIORGIO
POZZO ‘ZONA ROSSA’

Massimo De Fino

Unità speciali di continuità assistenziali e Orvieto

Da mercoledì l’Usl Umbria attiverà tre Usca, ovvero Unità speciali di continuità assistenziale con postazioni a Terni, Foligno e Spoleto: «Finalizzate, in coerenza con le indicazioni nazionali e regionali, alla gestione domiciliare dei pazienti affetti da covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero. Si prevede, inoltre, il potenziamento dei servizi territoriali di assistenza e l’estensione delle postazioni in tutte le aree territoriali di competenza dell’Azienda Usl Umbria 2 grazie all’adesione dei professionisti registrata in questi giorni». Per quel che concerne Orvieto la direzione e i servizi «sono impegnati 24 ore su 24 a gestire l’emergenza, si ritiene utile e doverosa un’assunzione di responsabilità collettiva e andrebbero evitate polemiche o dichiarazioni prive di fondamento che hanno come unico effetto quello di generare allarme ingiustificato tra la popolazione e gli operatori sanitari. Nel distretto di via Postierla ad Orvieto si è registrato, 14 giorni or sono, un unico caso di positività che ha riguardato un nostro operatore: la direzione è intervenuta tempestivamente avviando un approfondito monitoraggio dei contatti stretti ed eseguendo nei tre giorni successivi interventi di sanificazione di tutti i locali».

Ospedale Spoleto

Il commissario straordinario Massimo De Fino ha firmato martedì una delibera che «prevede l’attivazione di numerosi contratti libero-professionali per alcune specialità mediche, in particolare pediatri, anestesisti e dirigenti medici autorizzati. Tale avviso va ad aggiungersi alle numerose misure, già deliberate e in avanzata fase di attuazione, che garantiranno un potenziamento degli organici in tutti gli ospedali dell’azienda sanitaria». Da segnalare una donazione al ‘San Matteo degli Infermi: «La direzione aziendale, tutti gli anestesisti – rianimatori e il direttore sanitario del presidio ospedaliero di Spoleto, dottor Luca Sapori, ringraziano la Fondazione Carispo per la generosità e disponibilità dimostrata in questa particolare situazione sanitaria. I presidi donati sono stati consegnati lunedì alla struttura di rianimazione, collaudati ed inventariati. Si tratta di un monitor multiparametrico Mindray e di un ecografo Siemens».

L’input per la popolazione

Infine le raccomandazioni alla popolazione con l’invito a «stare in casa e seguire con rigore e massima attenzione le misure e le indicazioni per il contenimento della diffusione del virus. Si raccomanda quindi di non muoversi e, in caso di necessità, contattare telefonicamente il proprio medico di medicina generale, i medici del servizio di continuità assistenziale o il numero verde regionale 800.636363».

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