CdS PalaTerni, più di 30 condizioni per pareri

Dalla raccolta differenziata alle casse scarrabili passando per la resistenza al fuoco: i ‘paletti’ dei soggetti coinvolti per il via libera

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di S.F.

Dalle cabine elettriche alle canalizzazioni, passando per le barriere di separazione tra pubblico e attività sportive alle prestazioni di resistenza al fuoco. Poi zone di carico/scarico, raccolta differenziata, rete fognaria e idrica anticendio, areazione dei luoghi di lavoro e altri aspetta ancora: sono oltre 30 le condizioni espresse – nell’ottica del parere favorevole – dai soggetti coinvolti nella conferenza di servizi per l’approvazione del progetto definitivo del PalaTerni, conclusa positivamente nella scorsa settimana con la firma del Rup Piero Giorgini.

LA CHIUSURA POSITIVA DELLA CDS: VIA LIBERA AL PROGETTO DEFINITIVO
LE CONDIZIONI PER I PARERI FAVOREVOLI IN CDS: IL VERBALE

Il nuovo palasport

Le indicazioni

Fatta eccezione per il servizio risorse idriche e rischio idraulico della Regione e Telecom Italia, tutti gli altri soggetti coinvolti hanno detto ‘sì’. Ma con una lunga serie di condizioni da rispettare. Esempi? L’Asm ha fatto presente che «lo spostamento del sostegno dell’attraversamento del fiume potrà essere effettuato solo successivamente all’ottenimento delle relative autorizzazioni da parte degli enti competenti ed alla verifica del rispetto delle distanze di sicurezza con le altre infrastrutture» oppure che «il suolo dove le casse/presse scarrabili vanno poste deve essere resistente all’usura e idoneo alla raccolta di eventuali sversamenti con la minimizzazione dell’impatto ambientale». All’interno del palasport dovranno esserci «punti di raccolta differenziata (almeno tre) che devono funzionare da area di trasbordo e deposito preliminare alla raccolta, per le utenze commerciali e i visitatori che insisteranno nell’area». Il comando provinciale dei vigili del fuoco tra i vari punti ha evidenziato come «le attività commerciali presenti nel volume dell’edificio siano da intendersi non ricadenti tra quelle  elencate nel Dpr 151/11. Le strutture di separazione dovranno avere caratteristiche di resistenza al fuoco commisurate al carico d’incendio che dovrà essere calcolato e certificato» o che «le zone di scarico e carico esterne dovranno essere protette da idonei parapetti ed avere idonea copertura antincendio con idranti esterni al fabbricato». Stesso discorso per Sii e Usl Umbria 2.

L’interno

SPUNTANO 1,7 MILIONI DI EURO IN PIÙ PER MAGGIORI LAVORI

Regione in attesa del progetto esecutivo

Umbria distribuzione gas è l’unica ad aver confermato il nulla-osta senza condizioni. Il servizio rischio sismico della Regione ha invece specificato che «ai fini dell’accurato esame della documentazione da un punto di vista strutturale, geotecnico e geologica, prescritto dalle norme vigenti in materia di autorizzazione sismica, è necessario valutare il progetto esecutivo e non il definitivo». Se ne parlerà tra un paio di mesi.

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