Terni, ok commissione al Natale da 135 mila euro

Via libera alle variazioni necessarie per arrivare alla cifra complessiva. Chieste rassicurazioni su commercianti, luminarie e periferie. Fatale: «Torna la giostra»

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di S.F.

Quattro voti favorevoli e tre astensioni, il via libera della III commissione consiliare c’è per l’organizzazione del Natale 2021 – luminarie, addobbi e maxi albero, più i vari servizi a corredo – per una spesa complessiva da 135 mila euro, Iva compresa. Chieste rassicurazioni su periferie e aiuto ai commercianti, mentre nel contempo l’assessore al commercio Stefano Fatale ha annunciato il ritorno della giostra in piazza della Repubblica: «State tranquilli, è già stata richiesta l’occupazione di suolo pubblico. Ci sarà per gli eventi natalizi».

Terni, Natale 2021: sale la spesa, progetto da 135 mila euro

Le variazioni necessarie

Al centro dell’attenzione le variazioni di bilancio 2021/2023 e quella relativa alla programmazione biennale per l’affidamento di beni e servizi, entrambe necessarie a raggiungere la cifra complessiva di 135 mila euro: «La fondazione Carit ci ha dato un contributo – ha esordito Fatale nel dare delucidazioni – per il noleggio delle luminarie natalizie da 40 mila. Inoltre l’amministrazione, dopo l’annullamento di TerniOn, ha spostato l’esborso previsto all’interno delle festività natalizie con esigibilità al 2022 (si parla di 30 mila euro in questo caso). Quest’anno il Comune – ha aggiunto – definisce un bando di spesa completo per le festività del Natale». La dirigente allo sviluppo economico Emanuela Barbon ha aggiunto una specifica tecnica sul piano biennale per le forniture ed i servizi: «L’avviso di ricerca di soggetto per la prestazione non era stato preventivato». in estrema sintesi è stato creato un fondo ad hoc in aggiunta ai 60 mila euro stanziati negli anni precedenti. Monia Santini (FdI) ha chiesto maggiori dettagli sulla procedura. Il bando ci sarà nel giro di un paio di settimane, forse.

L’assessore Fatale in commissione

L’approfondimento e le periferie

Michele Rossi (Terni Civica) e Alessandro Gentiletti (Senso Civico) si sono fatti avanti sul contributo: «Tutto della fondazione Carit o il Comune mette qualcosa? E che cosa andiamo a chiedere a livello di forniture?». Fatale ha puntualizzato più volte che il tema odierno riguarda le variazioni e non il piano in sé per il Natale: «Ci sono in 75 mila euro in più rispetto ai 60 del 2020. Si tratta di un fondo». Gentiletti ha poi insistito su altri aspetti: «Dove vengono posizionate le luminarie? Di recente sono state dimenticate le periferie e mi auguro che quest’anno i luoghi dove verranno installati non siano soltanto piazza Tacito, piazza dell’Orologio e palazzo Spada. Ci sono anche borgo Rivo, borgo Bovio e Cospea». Replica dell’assessore: «Non è oggetto di delibera, poi lo analizzeremo insieme». Luca Simonetti (M5S) ha puntato su un ulteriore argomento: «State studiando il modo di dare un supporto alle attività che hanno dei costi abbastanza alti per l’abbellimento della città?». In questo caso Fatale ha risposto dicendo che «stiamo cercando con le nostre società partecipate di trovare, fin dove possibile, un minimo di agevolazione e aiuto per i commercianti che in autonomia mettono le luminarie».

La variazione di bilancio prevista

L’assegno in bianco

Il confronto politico è proseguito: «Difficile votare – la critica di Gentiletti – senza sapere le volontà sul bando di gara, è come fare un assegno in bianco a Fatale. Che poi di certo lo porterà a frutto nel migliore dei modi, ma lo scorso anno ricordo che c’è stato – ad esempio – l’abbandono della giostra in piazza della Repubblica. Il Comune mette 95 mila euro senza conoscere dove si faranno le luminarie. E inoltre ribadisco che c’è la pavimentazione dissestata in via Garibaldi, anche lì i commercianti se le pagano. Mi sembra una cosa senza senso quella che stiamo facendo». Anche Rossi ha voluto commentare ulteriormente: «Mi piacerebbe che nella progettazione si ‘spalmino’ le luci anche per il periodo di San Valentino. Si pensi anche a delle specifiche luminarie per il periodo di San Valentino visto che si prevedono fino a febbraio e non ci si accontenti di aggiungere frettolosamente qua e là stelle, ninnoli natalizi e qualche cuore rosso. La disponibilità economica di quest’anno è importante».

La giostra a Terni (foto Benedetta Abbatangelo)

Torna la giostra. La programmazione

A questo punto Fatale lancia la ‘notizia’: «Tranquilli, la famosa giostra a cavalli di piazza della Repubblica ci sarà. Già chiesta l’occupazione di suolo pubblico. E ripeto: non abbiamo aumentato la cifra, ma è stato modificato il contributo della fondazione Carit con inserimento nel piano delle forniture. La spesa è rilevante, ma a noi non cambia nulla rispetto al passato. Vogliamo un bando per un Natale ancora più armonioso e attrattivo per la città». Prima del voto è intervenuto Federico Pasculli (M5S): «Stiamo approvando stanziamenti senza conoscere il progetto, questa amministrazione lavora con un ritardo clamoroso. Come funziona la programmazione degli eventi? Andate a guardarvi il Natale di Vetralla per farvi un’idea». Ora si attende il bando e soprattutto chi si occuperà dell’organizzazione.

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