di S.F.
Il via libera è arrivato venerdì dopo la comunicazione ricevuta dalla Usl Umbria 2 lo scorso 28 ottobre. A firmarlo il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Terni, Pasquale Chiarelli, che in giornata ha disposto la sospensione dal servizio di sei dipendenti del ‘Santa Maria’ con effetto immediato «fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, precisando che, in caso di giustificata assenza diversa dalle ferie o permesso ordinario o recupero orario, la sospensione avrà decorrenza differita al momento del rientro». Si tratta di tutti soggetti legati all’area assistenziale. Nessun medico coinvolto.
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Notifica e stop. Sono tra i primi assoluti
Gli atti – il ‘Santa Maria’ a differenza della Usl li pubblica, pur mantenendo ovviamente la privacy dei lavoratori coinvolti – sono online da venerdì pomeriggio. Nei sei documenti viene specificato che l’azienda sanitaria locale ha notificato all’operatore sanitario e all’ospedale l’accertamento dell’inosservanza dell’obbligo vaccinale; quindi è stata «verificata l’impossibilità di ricollocare il dipendente in postazioni di lavoro, con mansioni anche diverse ed inferiori, che non implichino contatti interpersonali o comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio, in considerazione della necessità di tutelare la salute pubblica mantenendo adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura ed assistenza all’interno del presidio ospedaliero». Step conclusivo la sospensione sancita nella giornata odierna. Sono tra le prime in assoluto: l’unico precedente – almeno da ciò che risulta facendo una ricerca in archivio – è datato 21 ottobre. Il decreto legge che viene applicato è il numero 44 del 1° aprile.