di S.F.
La storia รจ lunga e in via formale prende piede il 2 marzo del 2016, quando c’รจ la comunicazione della potenziale comunicazione. A distanza di sei anni e dopo vari step propedeutici per chiarire la vicenda, il nodo dell’area ex distributore di carburanti di viale Prati a Terni entra negli uffici del Tribunale amministrativo giudiziario. Sรฌ, perchรฉ a muoversi contro un provvedimento di diffida per la prosecuzione del procedimento di bonifica รจ l’Ente nazionale idrocarburi, Eni: il mirino รจ in particolar modo sulla Provincia di Terni. Ma gli enti coinvolti sono numerosi. Si parte – sempre che non ci sia la rinuncia – dall’istanza di sospensiva.
LA BONIFICA IN VIA CAMPANIA ULTIMATA: SEMPRE ENI IN AZIONE

In viale Prati tutto fermo. 2016, l’odore di idrocarburi
L’area interessata dal ricorso รจ quella ben visibile di fronte al Passepartout Village, a pochi metri da ponte Allende. Tutto deliminato e off-limits da anni. D’altronde da oltre un quinquennio รจ stata inserita nell’anagrafe della Regione Umbria riguardante i siti contaminati. Fin qui tutto chiaro, cosรฌ come la spiegazione tecnica: ยซDurante l’esecuzione di accertamenti ambientali – si legge nella relazione del 2016, leggibile dal portale di Arpa Umbria – nel punto vendita carburanti di proprietร della societร Silca S.r.l. sito in via Prati 9 a Terni, รจ stato rilevato un livello di colore nerastro con odore di idrocarburi nei terreni da sondaggio estratti alla profonditร di circa 9,50 metri dal piano di calpestio nel settore sud nel parco serbatoi interratiยป. La comunicazione di potenziale contaminazione fu data a titolo cautelativo. Di mezzo c’รจ la B.I.G. Bartolini Immobiliare Gestioni S.p.A. perchรฉ รจ la societร che si fece avanti per l’acquisizione.
EX DISCARICA MARATTA, INDAGINI PER VERIFICA
Inquinamento storico e caratterizzazione
In sostanza l’area ex Api – Silca รจ finita al centro dell’attenzione per un inquinamento storico, precedente alla realizzazione dell’impianto per la distribuzione di carburante. Durante le indagini effettuate รจ emersa la problematica e da quel momento รจ scattato l’iter per giungere alla bonifica: presentazione del piano di caratterizzazione, pareri, prescrizioni, integrazioni, approvazione ed esecuzione, quest’ultimo datata 6 giugno 2018. Poi lo step successivo che ha creato piรน di qualche problema.
L’ELENCO DEI SITI INQUINATI AGGIORNATO

Chi รจ il responsabile?
Nel corso del tempo c’รจ stata la cessione dell’area alla Big e sono state attivate le indagini per l’individuazione del responsabile, un passaggio propedeutico al procedimento di bonifica. Bene. Cosa รจ successo? Da Terni รจ partita una diffida che, evidentemente, ha fatto innervosire Eni S.p.A.: lo scorso 28 febbraio la societร – difesa dall’avvocato Francesco Valsecchi – ha depositato ricorso al Tar contro la Provincia, mentre il 7 marzo si รจ costituita in giudizio da controinteressata la B.I.G. Bartolini Immobiliare Gestioni S.p.A., seguita dai legali Maurizio Dell’Unto e Luca Cristini. Quest’ultima giocoforza รจ bloccata perchรฉ non puรฒ far nulla finchรฉ non si risolve la questione. Nell’atto del Tar Umbria compaiono anche la Regione Umbria, Arpa, il Comune di Terni e Silca srl: ยซNon dipende dai nostri serbatoi – fa sapere quest’ultima -, non c’entriamo nullaยป. Il mirino รจ caduto infatti sul primo proprietario, l’Eni appunto.