di S.F.
«Un intervento molto complesso perché c’è un rischio elevato di frana e ora approviamo il progetto definitivo. In questo modo ci sono i presupposti per chiedere il contributo da 2 milioni di euro». Così il dirigente al governo del territorio del Comune di Terni, Federico Nannurelli, ha esposto la motivazione della delibera legata al completamento della mitigazione del rischio idrogeologico alla cascata delle Marmore. Novità in arrivo su questo fronte.
ESTATE 2022, L’ITER PER IL III LOTTO DELLA MITIGAZIONE

L’atto è stato discusso in I commissione venerdì mattina e ora andrà in consiglio comunale. In ballo in particolar modo il III lotto dell’intervento, quello legato al salto principale del sito naturalistico più visitato in Umbria. In sostanza c’è l’approvazione del progetto definitivo valevole ai fini della reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio e alla dichiarazione di pubblica utilità.
LA PROPOSTA PER IL III STRALCIO: DOCUMENTO
«Riguarda la sinistra idraulica del fiume Velino, dal salto principale fino alla specola. Dobbiamo – le parole del dirigente e Rup – fare il consolidamento del versante con un sistema non impattante per il paesaggio e che non ne alteri l’aspetto. Il progetto è concluso e ci sono i pareri degli organi preposti». Un passaggio che, come detto, serve per chiedere 2 milioni di euro e acquisire i terreni privati per poter procedere.
CASCATA, IL PROGETTO ‘WATER WAY’ AL PALO

La storia – almeno quella recente – parte dal 7 dicembre 2021, quando un decreto del ministero della transizione ecologica approvò l’elenco degli interventi da finanziare: tra loro anche il III lotto del salto principale per un importo da 190.365 euro. Il Comune lo ha inserito nel programma triennale delle opere pubbliche per una cifra di 1,5 milioni di euro. Nel febbraio 2023 è stato invece disposto l’affidamento per la progettazione definitiva/esecutiva all’Rtp con in testa la L&S Engineering srl di Seren del Grappa (Belluno). Da ricordare che di mezzo c’è anche il progetto ‘Water Way’.
La conclusione dei servizi è terminata lo scorso 18 settembre e ora si approva in linea tecnica il progetto definitivo. Il quadro economico vale 2 milioni di euro, mentre l’importo dei lavori – soggetto a ribasso d’asta – è quantificato in 1 milione e 71 mila euro. «Al momento – viene puntualizzato – è stata finanziata solo la somma di 190.365 euro afferente al servizio di progettazione e che la somma residua potrà essere ammessa a beneficio
definitivo solo dopo l’approvazione in linea tecnica del progetto definitivo ed esecutivo, da trasmettere alla Regione Umbria per gli adempimenti conseguenti». Ora palla al consiglio.