Intervento dei carabinieri della Compagnia di Terni e degli agenti della polizia Locale ternana, nel pomeriggio di mercoledì in corso Tacito – pieno centro cittadino – dove un 27enne di origini egiziane residente a Terni, probabilmente in stato di alterazione a seguito di assunzione di sostanze stupefacenti, ha dato in escandescenze, tanto da costringere gli operanti ad utilizzare il taser – la pistola ad impulsi elettrici – e ad ammanettarlio sotto gli occhi di numerosi passanti.
Il giovane è stato condotto presso il comando provinciale dei carabinieri di Terni per i provvedimenti del caso: agli accertamenti, ha poi fatto seguito l’arresto in flagranza per il reato – fra gli altri – di resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto appreso, il ragazzo – in compagnia di altri giovani – avrebbe iniziato ad urlare, colpendo alcune vetrine e spaventando esercenti e cittadini che in quel momento si trovavano in zona. Secondo quanto appreso, durante i concitati momenti in cui è stato fermato, il 27enne è stato trovato in possesso di un coltello con lama lunga circa 7 centimetri. Ad accorgersene sono stati gli agenti della polizia Locale che lo hanno disarmato.
Sull’accaduto, venerdì mattina i carabinieri del comando provinciale di Terni hanno diffuso una nota che riepiloga i fatti. Di seguito il testo: «Nel tardo pomeriggio di mercoledì i carabinieri della Sezione radiomobile di Terni hanno tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale aggravata un 26enne egiziano, regolare sul territorio nazionale, gravato da precedenti. Dopo una segnalazione giunta alla centrale operativa per la presenza di una persona che infastidiva gli avventori di un bar di corso Tacito, una pattuglia dell’Arma è intervenuta in zona, unitamente ad un equipaggio della polizia Locale di Terni, intercettando un giovane corrispondente alla descrizione all’altezza dell’incrocio con via Faustini. Alla richiesta dei documenti, l’uomo, apparso in evidente stato di ubriachezza, ha iniziato ad inveire e minacciare di morte gli operanti, avvicinandosi agli stessi in modo aggressivo come a cercare uno scontro fisico. Nonostante le reiterate esortazioni a tranquillizzarsi e a consentire l’identificazione, il giovane non ha mutato condotta ed, anzi, ha lasciato intendere di avere con sé un’arma e di essere pronto ad estrarla, inducendo così i militari ad immobilizzarlo dapprima con l’utilizzo del taser (la pistola ad impulsi elettrici in dotazione) e poi con le manette. Sottoposto a perquisizione, lo straniero è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 17,5 centimetri, con lama appuntita di 7,5 centimetri, sottoposto a sequestro, che era occultato dietro la schiena, tra la cinta e i pantaloni, proprio dove aveva portato la mano quando si era scagliato contro i militari. Pertanto il giovane è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale aggravata e porto di oggetti atti ad offendere e tradotto presso il carcere di Sabbione in attesa del giudizio direttissimo che si è tenuto nella mattinata di giovedì, all’esito del quale il giudice, nel convalidare l’arresto, ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari».
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