di Gianni Giardinieri
Non ci giriamo intorno: a quasi 48 ore da una delle più atroci beffe sportive, la Ternana tace. Il suo presidente, Stefano D’Alessandro, non si è presentato in sala stampa dopo il match e non ha ritenuto di dire nulla. Non un comunicato, un colloquio informale, un arrivederci a poche ore. Niente. Il silenzio più assoluto, totale, per un uomo che invece molte volte si era speso nelle settimane scorse tra conferenze stampa e interviste. In una stagione per molti versi folle, lunghissima e tra le più sofferte, ci saremmo aspettati un «ci siamo e ci saremo», per rispetto alla piazza, alla tifoseria, all’ambiente tutto. E invece niente.

E questo non è un momento qualsiasi: la Ternana ha perso la sua finale ma deve già pensare al futuro. Cominciando a pianificare la prossima stagione, partendo dall’iscrizione al campionato. Non una banalità. Le basi: gli adempimenti richiesti alle finaliste play off di serie C per iscriversi al campionato di Lega Pro 2025/2026 vanno ottemperati, a titolo perentorio (cioè senza alcuna deroga), entro l’11 giugno. Dopodomani. Per tutte le altre società di serie C il termine è stato fissato allo scorso 6 giugno.
I versamenti: ogni società associata alla Lega Pro nella stagione 2024/2025, quindi anche la Ternana, deve versare tre diverse quote (per costi di funzionamento, partecipazione a competizioni e corrispettivo alla Calcio Servizi Srl) per un totale di 60 mila euro. Questi pagamenti possono essere rateizzati.
Poi lo ‘scoglio’ vero, evidenziato al punto ‘B’ del comunicato 328/L emanato dalla Lega Pro il 9 maggio 2025: il deposito presso la stessa Lega, in originale, della fideiussione a prima richiesta dell’importo di 700 mila euro.
Attenzione, questo importo si riduce del 50% se la società calcistica ha un ‘indicatore di liquidità’ (al 31 marzo 2025) non superiore a 0,8. In altre parole, il valore della fideiussione sarà di 350 mila euro per le società virtuose, o che abbiano sforato la soglia dell’indice dimostrando però che la stessa è stata ripianata.
Ora noi non sappiamo a quanto ammonti l’indice di liquidità della Ternana, ma ovviamente in via della Bardesca lo sanno. Ma c’è anche altro: la Covisoc, organo di controllo per l’iscrizione al campionato, aveva l’obbligo di comunicare l’eventuale sforamento entro il 26 maggio scorso. Quindi, e qui abbondiamo con i ‘se’, un’eventuale contestazione della Covisoc era da due settimane sul tavolo del presidente della Ternana. Che naturalmente aveva tutto il tempo per sanare l’anomalia, versando il dovuto e ri-abbassando l’indice di liquidità. In questo caso con tempistica perentoria al 6 giugno scorso.
Poi ci sono altri adempimenti, più facilmente superabili, e la possibilità di sostituire la fideiussione con un conto escrow (non entriamo in inutili dettagli tecnici) ma lo scoglio rimane lì, ad arginare l’onda di una piazza che ha il diritto di sapere e di essere tranquillizzata dalle troppe voci che impazzano in città.
Gli aggiornamenti
Nel corso della mattinata di lunedì, un messaggio netto è giunto dal sindaco e presidente della Provincia di Terni, Stefano Bandecchi. A QUESTO LINK l’intervista video in cui afferma che la Ternana ha saldato ognio spettanza e di aver visto lui, personalmente, i bonifici.
E nel corso del primo pomeriggio di lunedì, la società rossoverde ha diffuso una nota stringata quanto chiara in cui si legge che «la Ternana Calcio comunica di aver presentato, in data odierna, la domanda di iscrizione al prossimo campionato di serie C. La documentazione è stata trasmessa in anticipo rispetto alla scadenza prevista, fissata per il giorno 11 giugno, in conseguenza della finale dei play-off».