A Terni da turisti ma per spacciare cocaina: arrestati in due

Si tratta di un 22enne e un 40enne di nazionalità albanese. Alloggiavano a Santa Maria Maddalena. Fermati a borgo Bovio

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L’alt è scattato nella notte fra sabato e domenica nella zona di borgo Bovio, quando i militari del gruppo di Terni della Guardia di finanza hanno fermato due uomini di nazionalità albanese, di 22 e 40 anni, a bordo di un’auto. Soggetti evidentemente ritenuti sospetti per alcuni ‘movimenti’ in giro per la città, a parrtire dal classico viavai fra l’abitazione di residenza e le vie di Terni che, in determinate situazioni, fa ipotizzare una qualche attività illecita connessa allo spaccio di stupefacenti. E infatti i due, addosso, avevano poco più di due grammi di cocaina, involucri di cellophane e cira 400 euro in contanti. Quanto basta per procedere alla perquisizione domiciliare, avvenuta presso un affittacamere in zona Santa Maria Maddalena, dove i due avevano stabilito la propria – temporanea – residenza. Dentro quegli spazi, nascosta nel comò della camera da letto, c’era altra droga: poco meno di 80 grammi di cocaina in parte da tagliare ed in parte già pronta per lo spaccio. Durante la perquisizione gli stessi militari, coordinati dal capitano Francesco Esposito, hanno trovato anche 1.250 euro in contanti, occultati in una borsa posta dentro l’armadio della camera. Elementi che il pm di turno, Giulia Bisello, ha ritenuto chiaramente connessi all’intensa attività di spaccio di stupefacenti condotta dai due in città, tanto da ordinare l’arresto in flagrante. Nei giorni scorsi il tribunale di Terni, attraverso il giudice Biancamaria Bertan, ha convalidato gli arresti, disponendo per il 22enne e il 40enne – difeso dall’avvocato Daniela Paccoi del foro di Perugia – la misura del divieto di dimora in quel di Terni. La procura aveva chiesto invece gli arresti domiciliari. Secondo quanto ricostruito, i due albanesi si trovano in Italia grazie ad un ‘visto turistico’ che gli consente di circolare liberamente sul territorio nazionale, muovendosi di città in città – periodicamente – in base al ‘lavoro’ da fare. Secondo quella alternanza fra spacciatori che complica il lavoro delle forze dell’ordine. Che questa volta hanno avuto la meglio.

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