Dopo il ‘controverso’ pareggio nella stra regionale, con la tifoseria rossoverde divisa tra i sostenitori del partito del ‘due punti persi’ e quello dell’«importante, il derby, è non perderlo», conferenza stampa di mister Abate alla vigilia del match casalingo contro la Lucchese (domenica 17 novembre, ore 15, stadio ‘Libero Liberati’). Partita da vincere, senza se e senza ma, per non rischiare di allungare il distacco dalla capolista Pescara e rimanere agganciati al carro degli inseguitori. Cianci torna dopo la squalifica.
Derby divisivo tra la tifoseria in termini di risultato. «Siamo stati padroni per novanta minuti del match. Esiste il rammarico per non aver vinto la partita, con le statistiche che confermano la superiorità schiacciante. Però abbiamo la consapevolezza di aver fatto una grande partita contro una squadra forte».
Più fase offensiva contro la Lucchese? «Non sono d’accordo che a Perugia sia mancato l’attacco. Abbiamo costretto il Perugia ad abbassarsi piano piano e a quel punto diventa difficile perché diventa complicato trovare gli spazi giusti. Domani voglio rivedere lo stesso dominio mostrato contro il Perugia, perché credo che a calcio chi gioca meglio vince quasi sempre».
Condizioni di Romeo e Cicerelli. «Hanno fatto la settimana a pieno regime e li ho visti veramente bene. Aloi rientrava dal primo minuto ed ha fatto bene, come Ferrante. I ragazzi nei primi tre giorni di questa settimana hanno lavorato molto e benissimo. Avevo concesso per ieri una giornata libera e alle 10 sono venuti tutti. Oggi abbiamo fatto una bellissima rifinitura. Sono orgoglioso dei miei ragazzi, a partire dal nostro capitano. La Lucchese gioca molto bene a calcio e va aggredita con un approccio feroce. Per questo dal primo minuto voglio vedere la squadra partire subito forte».
Come mai nel derby l’ingresso allo scadere di Casasola e Donnarumma? «In quel momento la squadra era in controllo ed ero indeciso se cambiare o no. Ero titubante se modellare la squadra, poi ho deciso di si. Nel calcio i cinque cambi non sono obbligatori, si possono fare o meno. Cicerelli e Romeo erano diventati un punto di domanda sulle loro condizioni fisiche e così ho deciso per il cambio».