Addio Mario Benvenuti Terni è più povera

E’ scomparso il giorno di San Valentino, a 86 anni. E’ stato vicesindaco della città e fu tra i più strenui oppositori del cementificio di Acquasparta, che poi non si è mai fatto – Il corsivo di Walter Patalocco

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di Walter Patalocco

“A Terni sono venuto perché raccomandato” ricordava. E poi aggiungeva col sorriso sornione da ‘toscanaccio impenitente’: “Sì, raccomandato da Sandro Pertini che mi mandò qui a fare il funzionario di partito”. Il partito era quello socialista cui Mario Benvenuti aveva aderito quando – da ragazzo – lavorava alle acciaierie di Piombino. Subito l’impatto col lavoro duro. Quindi la nascita di una coscienza politica di sinistra, l’iscrizione al Psi, partito che, uscito malconcio dall’esperienza del fronte popolare, continuava ad essere uno dei punti di riferimento della classe operaia.

Lasciato il lavoro alle acciaierie di Piombino eccolo quindi al lavoro nella federazione ternana del Psi, nella sede di corso Tacito che fu per lui anche la casa, visto che per i primi tempi dormì in una stanzetta, su una branda.

Socialista di sinistra, al momento della scissione avvenuta nel Psi che entrava “nella stanza dei bottoni”, scelse di seguire la strada di Vecchietti, Basso, Valori, Foa nel Partito Socialista di Unità Proletaria che essi costituirono, diventandone il segretario provinciale. E quando il Psiup si dissolse transitò nel Pci, diventando membro della direzione del partito.

Più volte consigliere e assessore comunale e provinciale, fu vicesindaco di Terni. Sono rimaste nella memoria alcune della sue battute salaci con cui condiva i propri interventi, da buon toscano che non hai smesso di parlare con la “ci” strascinata. E così assemblee di secondo livello in cui fivano politici ormai “pensionati” diventavano “il Cleb della Fisarmoniha”, mentre in repliche a discorsi sconclusionati era solito fare appello a particolari anatomici del cavallo affrescato sulla volta dell’aula di Palazzo Spada.

 Ai tempi del dibattito acceso sul cementificio di Acquasparta, dopo mesi e mesi di polemiche, contrapposizioni, proteste, arresti, quando sembrava che ormai si mettessero in moto le ruspe, Benvenuti, in quel periodo presidente dell’Unità sanitaria locale, alzò un dito e ricordò: “Non avete l’autorizzazione dell’Uls per le emissioni della ciminiera, non potete avviare i lavori”. Non sarà stato solo per quello, ma il cementificio non si è fatto.

Attivo in politica fino ai primi anni Novanta, Mario Benvenuti si ritirò nella sua casa di Borgo Rivo, continuando ad interessarsi solo del movimento cooperativo di cui è stato uno dei dirigenti più importanti per più di trent’anni. L’ultimo atto politico, peraltro compiuto in sordina, quello dello lo scorso anno quando contribuì alla costituzione anche a Terni di “Sinistra Italiana”.

Mario Benvenuti è scomparso il giorno di San Valentino. Aveva 86 anni.

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