Aggressioni sui treni: «Possibile sciopero»

Umbria, la Filt Cgil dopo l’ultimo episodio che ha coinvolto un capotreno lunedì: «Lavoratori ferroviari, bollettino di guerra. Pugni, minacce e ingiurie. Serve intervenire»

Condividi questo articolo su

«Ora basta, siamo disposti ad arrivare allo sciopero. Troppe le aggressioni». Il monito-denuncia è della Filt Cgil e fa riferimento alla situazione dei lavoratori ferroviari: il sindacato alza la voce dopo l’ultimo episodio – capotreno aggredito – accaduto lunedì sul treno regionale Roma-Perugia in Umbria.

LE MINACCE CON SIRINGA A FOLIGNO

Ricoveri, pugni e minacce Per la Filt Cgil «sembra un bollettino di guerra ma è la triste realtà. Il lavoro a bordo dei treni, e dei mezzi pubblici in generale, sta diventando sempre più difficile e, purtroppo, chi cerca di far rispettare le regole si trova coinvolto in aggressioni brutali e gratuite. Ricoveri in ospedale, pugni al volto, minacce e ingiurie… Ecco come vive chi fa il proprio mestiere con passione ed orgoglio».

BOTTE AL CAPOTRENO

Possibilità di sciopero Il sindacato sottolinea che «il capotreno si trova sempre più spesso a dover operare in completa solitudine, anche per lunghe tratte, privo di strumenti di difesa e costretto a fronteggiare situazioni che mettono a repentaglio la propria incolumità. Considerando che negli anni poco o nulla si è mosso e ritenendo la situazione arrivata al limite, la nostra organizzazione, se non osserverà nell’immediato un tangibile impegno teso ad arrestare tali fenomeni, si attiverà usando ogni possibile forma di protesta non escludendo uno sciopero di tutto il personale di macchina e bordo. Questo è ritenuto – conclude la Filt Cgil – l’ultimo strumento per dimostrare l’esasperazione del personale e dare un segnale forte alle istituzioni e alle ferrovie perché vengano presi tutti quei provvedimenti in modo da tutelare la sicurezza e l’incolumità del personale durante il ‘semplice’ svolgimento del proprio lavoro. Le soluzioni ci sono, così come sono state trovate per i viaggi aerei. Basta voler agire».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli