Dieci minuti di sesso per ogni cliente. In macchina. Più rapporti, più guadagni per un ‘uomo’ – 30enne di origine rumena – che costringeva la propria donna a prostituirsi, perfino quando era incinta. Le contava i preservativi per avere il controllo sul numero di rapporti serali. È stato rinviato a giudizio ma per lui il processo inizierà solo nel 2022.
Chi è lo sfruttatore
È una vecchia conoscenza delle cronache cittadine. Lo scorso ottobre era stato coinvolto in una rissa in un locale notturno di Ponte San Giovanni. Si parlò di motivi ‘passionali’, ma evidentemente, anche alla luce dei risvolti successivi, non è escluso che anche in quella occasione potessero esserci ragioni di traffici illeciti dietro la rissa. Stando a quanto si legge nelle carte, infatti, proprio nell’ottobre 2019 la donna aveva trovato il coraggio di denunciarlo, dando il via all’iter processuale. Che però durerà ancora a lungo.