Amelia: ecocardiografo portatile per la riabilitazione cardiologica dell’ospedale

Donazione del Rotary Club Amelia-Narni e di Luigi Fogliani. La soddisfazione del direttore generale della Usl2 De Fino

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di Veronica Quadraccia

Importante donazione per la struttura semplice dipartimentale di riabilitazione cardiologica dell’ospedale di Amelia, diretta dalla dottoressa Maria Nivella Suadoni. Lunedì mattina, alla presenza del direttore generale della Usl Umbria Massimo De Fino, i rappresentanti del Rotary Club Amelia-Narni e il dottor Luigi Fogliani, che ha contribuito alla donazione sia come presidente del Club che a titolo personale, hanno consegnato un ecocardiografo portatile allo staff sanitario del reparto. «Si tratta – spiega la dottoressa Suadoni – di uno strumento di grande utilità e importanza per degenti allettati difficilmente mobilizzabili, perché renderà possibile l’esecuzione dell’ecocardiogramma transtoracico a letto del paziente senza necessità di trasportarlo. L’ecocardiografo – prosegue la responsabile della struttura semplice dipartimentale di riabilitazione cardiologica dell’ospedale di Amelia – potrà essere utilizzato non solo per i pazienti cardiologici ma anche per i degenti nella medicina interna e nel servizio di emodialisi e costituire quindi uno strumento di implementazione delle prestazioni erogate con questa metodica». Nel corso della cerimonia di consegna del macchinario, il direttore generale della Usl2 De Fino ha rivolto «un sentito ringraziamento al Rotary Club e al dottor Fogliani per questo prezioso dono e questo ennesimo gesto di generosità e vicinanza ai sanitari e all’ospedale cittadino. Quello donato è uno strumento di indubbia utilità per l’ospedale di Amelia e per il servizio di riabilitazione cardiologica, unico reparto di degenza in Umbria che accoglie, con undici posti letto che intendiamo a breve implementare, pazienti post cardiochirurgici e che provengono dai reparti di terapia intensiva cardiologica, di cardiologia e chirurgia vascolare di strutture ospedaliere che gestiscono casi di maggiore complessità, come l’azienda ospedaliera di Terni ma non solo». Pur essendo un polo di riferimento principalmente per l’area di Terni, Narni e Amelia, l’ospedale Amerino – spiega la Usl Umbria 2 – «nel corso degli anni ha sviluppato una significativa attrattiva extraregionale soprattutto verso il Lazio e la Toscana grazie all’elevata professionalità del personale e ad un approccio riabilitativo e cardiologico multifattoriale e multidisciplinare che consente di stabilizzare i pazienti, ottimizzare le terapie, sottoporli a training fkt, eseguire gli esami strumentali necessari, abbassare il tasso di riospedalizzazione degli assistiti e migliorarne la qualità di vita, permettendo soprattutto ai più giovani un rapido reinserimento nel tessuto sociale e familiare».

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