Amelia, scomparsa Barbara Corvi: si riapre il caso, c’è un indagato

Si tratta di un pentito di ‘ndrangheta: l’accusa è di omicidio volontario in concorso con altra persona, al momento ignota. Venerdì previsto l’interrogatorio

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C’è una svolta che arriva dallo Spezzino sull’inchiesta legata alla scomparsa di Barbara Corvi, la 35enne di Montecampano di Amelia sparita dal nulla il 27 ottobre 2009. C’è un indagato che vive da tempo nel levante ligure: si tratta di un pentito di ‘ndrangheta. I carabinieri gli hanno notificato l’invito per un interrogatorio previsto nella giornata di venerdì a Terni: l’accusa è di omicidio volontario in concorso con un’altra persona, per ora ignota. A riportare la notizia è Il Secolo XIX.

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La pista

Il mirino è puntato su un familiare – fino a poco tempo inserito in un programma di protezione – del marito della donna. A febbraio, a ‘Chi l’ha visto?’, le sorelle di Barbara Corvi, Irene e Monica, avevano annunciato di aver chiesto la riapertura del fascicolo archiviato: l’uomo venerdì si presenterà alla caserma dei carabinieri – accompagnato dagli avvocati Jacopo Memo e Giorgio Colangeli – del comando provinciale di Terni per l’interrogatorio davanti al pm Alberto Liguori.

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La ricerca della verità

«Vogliamo giustizia – le parole ad inizio 2020 delle sorelle di Barbara – e sapere dove è e cosa le è successo, non crediamo sia andata via da sola». L’avvocato della famiglia è Giulio Vasaturo: «Nella nostra esperienza – ribadì nella trasmissione Rai – ci sono almeno due punti certi. Va escluso decisamente l’allontanamento volontario perché Barbara non avrebbe mai abbandonato i figli e la famiglia. Purtroppo temiamo che ci siano solidi argomenti che si tratti di accertare la morte e l’occultamento del cadavere».

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