Arcuri: «Entro settembre contiamo di vaccinare tutti»

Il commissario ribadisce l’obiettivo. «Non servono i lockdown degli altri Paesi per farci capire cosa dobbiamo fare»

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«Non servono le misure scattate negli altri Paesi per convincerci di cosa vada fatto: serve un ultimo sforzo perché non possiamo pensare all’avvio della campagna di vaccinazione, la più importante forse di sempre, nel pieno di una terza ondata del virus. Nei prossimi giorni non dobbiamo pensare solo a trascorre un buon Natale, ma dobbiamo impegnarci a vivere un Natale buono, avendo a cuore i nostri cari e facendo tesoro degli insegnamenti legati a questa tragedia. Servono prudenza, pazienza, cautela e responsabilità». Così il commissario nazionale per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, giovedì sera nel consueto punto stampa.

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Il punto sui vaccini

«Il 21 dicembre – ha detto Arcuri – verrà dato il via libera al vaccino Pfizer. Il 6 gennaio al vaccino Moderna. A noi spetterano 202 milioni di dosi, non più in 15 mesi, ma purtroppo in 21 mesi. Perché nel frattempo la Sanofi ha comunicato di avere un ritardo nella sperimentazione e di dover posporre 40 milioni di dosi fra il secondo e il terzo trimestre del 2022. Ciò porterà ad un rallentamento della nostra campagna di somministrazione. Qualora i processi autorizzativi vadano bene, contiamo comunque di poter vaccinare, entro il prossimo settembre, tutti gli italiani che lo vorranno. Con il ‘vaxine day’ europeo il prossimo 27 dicembre, un giorno simbolico, i cittadini d’Europa inizieranno a vaccinarsi tutti nello stesso momento. Si parte da personale sanitario e operante nei presìdi ospedalieri, personale ed ospiti delle Rsa. Sarà un bel giorno per iniziare questo percorso, speriamo che nei giorni successivi e anche prima della fine dell’anno, possa iniziare la regolare vaccinazione, non più simbolica, anche per le categorie che ho elencato. Noi siamo pronti e abbiamo consilidato i 296 punti di somministrazione distribuiti su tutto il territorio nazionale. Abbiamo in arrivo i primi milioni di siringhe che serviranno da subito per la somministrazione, così come il primo milione di fiale di diluenti che serviranno per i primi 5 milioni di fiale (ogni fiala contiene 5 dosi, ndR). Da febbraio inizieremo a vaccinare le persone in ordine decrescente di fragilità, in base anche all’età, che verranno allertate da noi, dal sistema, dalle Usl, dalla macchina messa in moto in queste settimane. Chi ha già avuto il Covid? L’immunità dura statisticamente qualche mese. In Italia i contagiati sono 1,8 milioni e alcune di loro hanno contratto il virus diversi mesi fa ed altri più di recente: quest’ultimi potrebbero attendere in base al fatto che nei mesi successivi il contagio, c’è una certa immunità».

A disposizione per aiutare

«Da ieri mattina (mercoledì, ndR) – ha aggiunto il commissario – è stata aperta la possibilità di ricevere le candidature del personale medico e infermieristico per rafforzare i sistemi sanitari regionali in ottica vaccini. Abbiamo chiesto fino a 3 mila medici e 12 mila infermieri. Finora abbiamo ricevuto 11.282 candidature: 6.381 medici, 1.377 infermieri, 224 assistenti sanitari e 3.300 professonisti delle figure citate che stanno completamento la compilazione dei propri curriculum»

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