Covid, in Umbria i primi vaccinati saranno 16.300

Il commissario per l’emergenza virus, Antonio Onnis: «Veri effetti li vedremo dopo mesi. Prima consegna del prodotto Pfizer a inizio gennaio»

Condividi questo articolo su

Il punto sul piano vaccinale in Umbria. A farlo è stato, giovedì mattina, il commissario dell’emergenza Covid in Umbria, Antonio Onnis. «La strategia è europea e nazionale e noi siamo in questo contesto. l’Italia ha opzionato 202 milioni di dosi di vaccini tenendo comunque conto che possono esserci variazioni e imprevisti su produzione e forniture degli stessi. Il piano di arrivo dei vaccini prevede l’ingresso di sei produttori. Le autorizzazioni per il vaccino Pfizer – ha detto Onnis – saranno anticipate al 21 dicembre, con effetto a ‘a cascata’ sulla distribuzione e le prime consegne attese già ad inizio gennaio. Questo vaccino prevede una doppia somministrazione e la catena dell’ultra-freddo per distribuzione -che verrà seguita dall’Esercito – e conservazione, mentre gli altri prodotti hanno temperature di conservazione tra i 2 e gli 8 gradi. Ciò comporta anche l’adozione di strategie diverse nella somministrazione. Le categorie interessate saranno ‘in progress’ per priorità: operatori sanitari pubblici e privati accreditati, ospiti e operatori delle Rsa e ultra 80enni saranno i primi a ricevere le dosi».

SPECIALE COVID – UMBRIAON
COVID UMBRIA: «SI CONTINUA A SCENDERE, MA DI MENO»
LE PRIME INDICAZIONI DELLA REGIONE UMBRIA
ARCURI: «ENTRO SETTEMBRE CONTIAMO DI VACCINARE TUTTI»

Le prime consegne

L’Umbria, come noto, ha individuato quattro ospedali ospedali – Perugia, Terni, Città di Castello e Foligno – per ricevere e conservare i vaccini. «In Italia, in questa prima fase con il prodotto Pfizer, sono previsti 277 punti di somministrazione e la vaccinazione di 1,8 milioni di persone nel Paese. Poi si procederà con i vaccini con minori esigenze di conservazione, coinvolgendo anche i medici di medicina generale e i normali punti vaccinali del territorio». All’Umbria spetteranno, nella prima fase e come prima consegna, 16.308 dosi. Dopo due settimane arriveranno le seconde dosi, circa 25 mila, per i primi vaccinati e per proseguire la campagna. Poi arriveranno, una volta autorizzati, anche gli altri vaccini a partire da quello Astra Zeneca. «In Umbria – ha spiegato Onnis – immaginiamo, per questa prima fase, un’attività vaccinale ospedaliera o peri-ospedaliera, in ragione dei numeri previsti. Puntiamo ad avere almeno un punto vaccinale intra ospedaliero ed un punto per ciascun distretto – per un totale compreso fra 16 e 20 punti di erogazione – con personale in grado di spostarsi e raggiungere, in prima battuta, le Rsa. I vaccinati verranno monitorati in spazi appositi per 15/20 minuti dopo la somministrazione, per controllare eventuali effetti avversi. L’operazione sul piano organizzativo è colossale. Il rischio da scongiurare tutti insieme è che passi il messaggio che finalmente abbiamo il vaccino e quindi abbiamo risolto il problema: tale campagna durerà almeno un anno/un anno e mezzo e produrrà effetti reali non dopo le vaccinazioni dei primi giorni. Gli effetti li vedremo dopo diversi mesi, sul piano dell’immunità di comunità. Nel frattempo servirà ancora massima attenzione nelle condotte di ciascuno».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli