Aree ex Basell, ecco le altre aziende interessate

Bernardini, Ceplast e Mirachrome le imprese in trattativa insieme alla Novamont per l’acquisto delle aree

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di Federica Liberotti

Gruppo Bernardini, Ceplast, Mirachrome: sono questi i nomi delle tre aziende ternane che stanno trattando insieme alla Novamont l’acquisto dei 40 ettari delle aree ex Lyondell Basell del polo chimico di Terni, il cui perfezionamento – a quasi 10 anni dalla dismissione degli impianti da parte della multinazionale americana – potrebbe avvenire entro la fine dell’anno.

I dettagli

Non una vera e propria cordata, visto che la cessione dell’area avverrebbe in maniera frammentata tra le varie aziende interessate, in base alle singole necessità. Ognuna di esse svilupperà poi in autonomia il proprio progetto industriale, che dunque non corrisponderà ad un’operazione unica e complessiva. «Siamo nel pieno dei colloqui con la Lyondell Basell – riferiscono fonti aziendali di Novamont -, c’è ottimismo sull’esito, anche se non possiamo escludere comunque l’eventualità che da un momento all’altro possano arenarsi. Ci auguriamo di no, la nostra azienda è già operativa in alcuni pezzi delle aree, attualmente utilizzati in affitto, dunque la strada dell’acquisto è di fatto l’unica via, una scelta quasi obbligata». Quanto alla destinazione delle aree, non sono previsti specifici nuovi progetti, ma sarà «funzionale ai programmi che Novamont ha già annunciato, come il nuovo impianto pilota» per la produzione di acido 2,5 furandicarbossilico (FDCA) ottenuto da zuccheri, destinato al settore del food packaging, per il quale sono previsti investimenti da 10 milioni di euro. «Tutto confermato» spiegano ancora da Novamont.

Orizzonte fine 2020

Quante alle altre aziende coinvolte, il gruppo Bernardini già da una ventina d’anni è attivo all’interno del polo chimico, dunque l’obiettivo sarebbe quello di potenziare la propria presenza nell’ambito dei trasporti e della logistica, orientato in questo caso al settore della chimica. Già presente nel sito industriale della Polymer anche la Mirachrome, impresa specializzata nella produzione di masterbatches, additivi solidi capaci di colorare la plastica o di conferire caratteristiche particolari ai materiali. Quanto alla Ceplast, cliente di Novamont, è leader nazionale nella produzione di sacchetti in bio-plastica. In attesa di capire le intenzioni delle dirette interessate, per quanto riguarda il timing è confermato che se tutto procederà come già auspicato da Confindustria – regista dell’operazione – la firma dal notaio avverrà entro la fine del 2020.

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