di F.T.
Le operazioni peritali sono formalmente iniziate il 30 luglio presso il politecnico di Torino. Ma quella fissata per lunedì 21 settembre, sarà la prima vista ‘ufficiale’ in ThyssenKrupp Ast dei tre periti incaricati dal tribunale di Terni nell’ambito della maxi indagine in corso sulla situazione ambientale di Prisciano e del ternano, in relazione alle ‘famigerate’ polveri e alle attività industriali dell’acciaieria.
Al lavoro I tre consulenti – il chimico Ivo Pavan, l’ingegner Maurizio Onofrio del dipartimento di ingegneria dell’ambiente e del territorio del Politecnico di Torino e l’ingegner Roberta Spataro, esperta di modellistica e di simulazione di ricaduta – raggiungeranno gli impianti Ilserv per un primo sopralluogo, volto ad individuare i punti dove effettuare i campionamenti previsti. Martedì i tecnici incaricati dal gip Maurizio Santoloci saranno impegnati nell’acquisizione di tutta la documentazione relativa agli accertamenti già eseguiti in passato nell’area.
L’indagine condotta dal sostituto procuratore Raffaele Pesiri, prende le mosse dall’esposto presentato nel 2013 da una sessantina di residenti di Prisciano – assistiti dagli avvocati Federica Sabbatucci, Francesca Carcascio, Antonella Dello Stritto e Loris Mattrella – sulla base di alcune perizie che attesterebbero l’esistenza di «pericoli concreti per la salute dei cittadini, legati alla diffusione di sostanze inquinanti come cromo esavalente, piombo e arsenico nel suolo, nell’acqua e nell’aria».
Il fascicolo In seguito alla richiesta di archiviazione da parte della procura, il gip aveva ‘invitato’ il pm a proseguire le indagini e ad approfondire la situazione. In seguito, il magistrato aveva accolto l’indicazione, con tanto di richiesta di incidente probatorio, poi disposto dal gip Maurizio Santoloci e articolato in due fasi: la prima, mirata a definire la natura e la potenziale pericolosità delle polveri che da tempo affliggono i residenti della zona, e la seconda, vera e propria indagine epidemiologica sulle eventuali conseguenze per l’ambiente (aria, acqua e terreni) e la salute dei cittadini. Al momento risulta indagata una sola persona – dirigente Ilserv – per ‘lancio di cose pericolose’ e ‘disastro ambientale’. L’esito della super perizia sarà decisivo, oltre che per fare luce sulla situazione ambientale, anche per il prosieguo dell’indagine.