Ast: per l’Accordo di programma l’orizzonte è settembre 2022

Terni – Secondo incontro tecnico al Mite, prosegue la verifica del piano Arvedi

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di F.L.

Le intenzioni di tutti gli attori ‘in scena’ sono le migliori, da una parte c’è l’azienda che vuole fare presto nel realizzare i suoi progetti, dall’altro la politica che – almeno a parole – è pronta a dare il suo fattivo contributo. Non sfugge comunque ai più che il percorso per arrivare ad un Accordo di programma per l’Ast di Terni si prospetta, come prevedibile, tutt’altro che rapido. Tanto che l’ipotesi emersa a margine del secondo incontro del tavolo al Mite, che si è svolto giovedì, è quello che la firma non venga posta prima della fine dell’estate, probabilmente a settembre.

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Tempi ‘tecnici’, come si definiscono, che serviranno ad approfondire in una prima fase ogni aspetto dei piani del gruppo Arvedi per l’acciaieria di Terni e poi a valutare quali sono gli strumenti più consoni e adatti, sempre nell’ambito del Pnrr. Con il quale i progetti della nuova proprietà di Ast sono già stati definiti dal Mite in linea. Ovvio che su questo versante molto – per non dire tutto – è demandato agli enti locali e al Governo, che dovranno dimostrare di credere fermamente nel rilancio del sito ternano e impegnarsi fattivamente, a fronte della gran mole di investimenti prevista da Arvedi. Un miliardo in totale, 100 milioni nel 2022, in particolare nel fronte dell’ambiente.

Ast: «Piano Arvedi in linea con Pnrr». Cento milioni da subito

Per ora la discussione si limita appunto all’analisi squisitamente tecnica dei progetti, giovedì in particolare l’attenzione sarebbe stata puntata sulla centrale ad idrogeno verde a servizio dell’acciaieria annunciata dal gruppo di Cremona, rispetto alla quale l’ad Mario Arvedi Caldonazzo e il responsabile delle relazioni industriali, Giampietro Castano, hanno fornito dettagli ai rappresentanti del Mite. Assente la Regione, così come il ministero dello Sviluppo economico, che sarà invece coinvolto in un terzo incontro previsto la prossima settimana. Per ora – in attesa dell’accelerazione auspicata in primis dall’azienda – siamo dunque ancora nella fase ‘conoscitiva’ del tavolo. Che, come noto, per ora non ha coinvolto le organizzazioni sindacali, che al momento conoscono solo le linee guida del piano.

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