Ast, recupero rifiuti metallici ed EoW: Aia aggiornata, coinvolte aree da 60.300 mq

Terni – Semaforo verde dalla Regione dopo la lunga procedura: il quantitativo da trattare è di 1.400.000 tonnellate l’anno

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di S.F.

Il nuovo parco rottami di Ast

Una modifica non sostanziale relativa al recupero di rottami metallici classificati come ‘rifiuti’ con operazioni R13 (messa in riserva) e R4 (riciclaggio/recupero dei metalli e dei composti metallici) per l’ottenimento di materiali End of Waste «da utilizzare esclusivamente presso l’istallazione Ippc, nei propri forni fusori». Riguarda l’Autorizzazione integrata ambientale di Acciai Speciali Terni ed è stata approvata dalla Regione Umbria in seguito al percorso avviato nei mesi scorsi: la pubblicazione è avvenuta nella giornata odierna sul Bur con documento a firma del dirigente Andrea Monsignori. Ad agosto c’era stato il via libera per l’esclusione dalla procedura di Via, la Valutazione di impatto ambientale.

AST, DOPPIA NOVITÀ: COINVOLTE NEW METAL RECOVERY E AREA A FREDDO
AGOSTO 2022, L’ESCLUSIONE DALLA PROCEDURA VIA

A sinitra l’area ferroviaria, al centro il nuovo parco rottami

L’aggiornamento ed i dettagli del progetto

In estrema sintesi è stata aggiornata l’Autorizzazione integrata ambientale del 12 dicembre 2019 sulla base del progetto inviato da Ast e l’atto è stato notificato – al di là dell’azienda – a Comune di Terni, Usl Umbria e Arpa. In allegato alla determina dirigenziale di approvazione c’è anche l’allegato tecnico di riepilogo sul progetto a firma Acciai Speciali Terni: «I rifiuti che il gestore intende utilizzare – viene specificato – come materiale dell’operazione di recupero sono: limatura e trucioli di metalli ferrosi; rifiuti non specificati altrimenti, limitatamente a spezzoni, strisce, ritagli di lamiera di acciaio derivanti dalle attività metalmeccaniche; metalli ferrosi; ferro e acciaio; materiali ferrosi estratti da ceneri pesanti ed imballaggi metallici».

PROGETTO AST, LA VALUTAZIONE DELLA COMMISSIONE TECNICA – DOCUMENTO
AST-TAPOJÄRVI, RECUPERO SCORIE: CONFERENZA DI SERVIZI PER L’END OF WASTE

I numeri

Quantità, aree coinvolte e prescrizioni

Notevole la quantità da trattare, vale a dire 1.400.000 tonnellate l’anno: «Esso rappresenta il quantitativo massimo complessivo di rottame, qualificato come EoW, rifiuti e sottoprodotti, necessario per produrre 1.600.000 tonnellate di acciaio ogni anno e si intende a concorrenza con gli altri materiali acquisiti come EoW prodotti da terzi e sottoprodotti». Le aree interessate dalla nuova attività sono quattro in particolar modo: nuovo parco rottami da 36.500 metri quadrati, la ferroviaria (13.500 mq) prospiciente, il vecchio parco rottami (9.400 mq) vicino al reparto Acc e, in chiusura, l’area RE (900 mq). L’attività di recupero – viene puntualizzato – non necessità di «approvvigionamenti idrici e di modalità di gestione degli scarichi, diversi da quelli attuali;dalla valutazione previsionale di impatto acustico effettuata emerge che il contributo in termini di rumore fornito dalla nuova attività, limitata all’utilizzo della macchina per il taglio, unito a quello dell’attività esistente, rientra nei limiti previsti dalla zonizzazione acustica comunale in riferimento ai recettori sensibili individuati; l’attività di taglio a freddo non determina nuove emissioni in atmosfera e l’attività di taglio a caldo comporta invece la generazione di polveri». In tal senso «tale operazione avverrà sotto una cappa mobile adeguatamente dimensionata, collegata ad un sistema di abbattimento a secco, per il quale il gestore presenterà apposita istanza di modifica non sostanziale dell’Aia». Diverse le prescrizioni per l’Ast: una è per «garantire la costante pulizia dei piazzali e delle vie di transito e la manutenzione ordinaria e/o straordinaria delle aree pavimentate e della rete di captazione delle acque di dilavamento, da effettuare nel rispetto di apposita procedura interna, anche al fine di evitare la diffusione di polveri e ridurre i rischi infortunistici. Entro 60 giorni dalla messa a regime dell’attività in progetto, la ditta dovrà trasmettere allo scrivente servizio e al Comune di Terni una valutazione dell’impatto acustico redatta e sottoscritta da tecnico competente in acustica».

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