Azienda agricola ‘incassa’ con truffa

Assisi: indagine della Finanza sull’attività che, a suon di false fatture, nel tempo ha percepito 760 mila euro di finanziamenti pubblici

Condividi questo articolo su

Dopo avere realizzato un mulino, una ‘fattoria didattica’ e diversi impianti fotovoltaici, un’azienda agricola di Assisi (Perugia) ha ben pensato di utilizzare fatture false, emesse da un soggetto compiacente che non aveva mai partecipato alla costruzione delle opere, per ‘gonfiare’ i costi di costruzione e ottenere indebitamente centinaia di migliaia di euro di finanziamenti pubblici.

Complicità

Complice della truffa, un sedicente imprenditore edile di origine croata, incaricato di emettere le fatture false. Quest’ultimo nel corso di un solo anno, pur non avvalendosi di alcun dipendente, ha fatto risultare prestazioni, mai effettuate, del valore di 270 mila euro. Fatturato che non sarebbe stato realizzabile neanche se avesse lavorato ogni singolo giorno dell’anno.

Il ‘sistema’

Ai finanzieri del comando provinciale di Perugia non è sfuggito che, nonostante le ingenti cifre ‘fatturate’, l’imprenditore risiedeva in uno stabile fatiscente, in condizioni di indigenza. Per simulare l’avvenuta realizzazione delle prestazioni, il pagamento avveniva regolarmente. Contestualmente, però, il soggetto che lo aveva ricevuto ‘restituiva’ i soldi mediante bonifici recanti causali improbabili, del tutto incompatibili con le sue condizioni economiche.

Denuncia, segnalazione, sequestro

Dalle indagini delle Fiamme Gialle è emerso che l’azienda agricola aveva ottenuto indebitamente ben 760 mila euro di finanziamenti pubblici, come emerso dalla documentazione custodita presso gli uffici della Regione Umbria. I titolari dell’azienda agricola e il complice croato sono stati denunciati alla procura di Perugia per truffa ai danni dello Stato e per l’utilizzo e l’emissione di fatture false. Specifica segnalazione è stata inviata, inoltre, alla Corte dei Conti dell’Umbria. Contestualmente i finanzieri hanno eseguito la misura cautelare disposta dal Gip di Perugia nei confronti degli indagati, sequestrando denaro contante e un immobile per un valore complessivo di circa 200 mila euro.

Revoca e recupero dei contributi

In merito alla vicenda la Regione Umbria ha revocato il contributo concesso all’azienda agricola e ha intrapreso la procedura necessaria affinché l’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) possa recuperare le somme indebitamente erogate. A conclusione delle indagini, materialmente svolte dai militari della tenenza di Assisi, è stata effettuata una verifica fiscale nei confronti dell’azienda, per constatare il preciso ammontare dei costi indebitamente dedotti grazie alle fatture false.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli