Azienda in crisi per il Covid si reinventa, lavora e assume

Arrone: è la Aliseo della famiglia Bartolini. «L’idea di produrre sanificatori all’ozono ci è venuta nei giorni difficili dell’emergenza»

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di Fra.Tor.

Siamo sempre più tutti in prima linea per la lotta contro il Covid-19. In Italia si moltiplicano, infatti, le aziende che decidono di riconvertire la loro produzione per fornire elementi necessari a sostegno della lotta contro il virus. Come nel caso dell’azienda Aliseo di Arrone che progetta, produce e distribuisce tecnologie per l’estetica professionale.

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L’emergenza covid ferma la produzione

A marzo 2020, a causa dell’emergenza sanitaria, i clienti hanno sospeso gli acquisti e sopratutto i pagamenti all’azienda della 26enne Federica Bartolini che, nel primo periodo ha fatto ricorso alla cassa integrazione, ma che poi, dato il protrarsi dell’emergenza, ha deciso anche lei di riconvertire la propria produzione. «A metà aprile, in una delle tante notti insonni – raccontano dall’azienda – mentre si iniziava a parlare di ambienti da sanificare, ci è venuto in mente di progettare qualcosa che potesse dare nuovo respiro alla nostra azienda: realizzare dei sanificatori all’ozono».

Parola d’ordine: riconvertirsi

Nel giro di un giorno era pronto il prototipo: un presidio naturale per la sterilizzazione di ambienti contaminati da batteri, virus, spore e parassiti. Realizzato per centri estetici, palestre, studi medici, case di riposo, negozi, uffici pubblici e privati, bar e ristoranti, alberghi, scuole, banche, supermercati. Con l’esclusivo, inoltre, controllo da remoto, ovvero grazie ad un’applicazione che si può scaricare sugli smartphone si possono impostare gli orari e si può avere uno storico delle operazioni. «Il progetto all’inizio era nato per essere venduto ai nostri 800 clienti – spiegano – ma nel giro di 15 giorni abbiamo avuto oltre 2.000 ordini da aziende di tutto il territorio nazionale».

Nuove assunzioni

Da qualche giorno, addirittura, «siamo costretti a rifiutare degli ordini perché non possiamo garantire i tempi di consegna. Questo progetto, inoltre, ci ha permesso di assumere 4 giovani disoccupati di Arrone che per ora svolgono mansioni di manovalanza e supporto, ma nel tempo sicuramente alcuni di loro potranno avere un contratto a tempo indeterminato. Nei prossimi giorni regaleremo al Comune, alla chiesa e alla stazione dei carabinieri di Arrone il nostro sanificatore come ringraziamento del grande lavoro svolto durante l’emergenza Covid».

Il sindaco Di Gioia: «Un punto da cui ripartire con entusiasmo e spirito d’iniziativa»

«In un momento particolare notizie di questo genere – commenta il sindaco di Arrone Fabio Di Gioia – sono chiaramente accolte con entusiasmo. La capacità di riconvertite un’azienda completamente ferma, a causa dell’emergenza sanitaria, costituisce sicuramente un punto da cui ripartire con entusiasmo e spirito d’iniziativa».

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