Un Bandecchi su di giri: era atteso come era attesa l’assenza del numero legale in consiglio provinciale, a Terni, dove si doveva tornare a discutere dei nuovi capo di Gabinetto e direttore generale, già ‘stoppati’ dall’assemblea nell’ultima seduta. Un dato politico – assenti giovedì centrodestra e centrosinistra, presenti i tre consiglieri di Alternativa Popolare, il vice presidente della Provincia Francesco Ferranti e il presidente Bandecchi – che è stato analizzato duramente dal numero uno di palazzo Bazzani: «Il centrosinistra posso capirlo ma il centrodestra è fatto di cretini e traditori. Noi abbiamo sempre rispettato gli accordi, nazionali e non. Peraltro io già non prendo un euro e l’ex presidente Pernazza ne prendeva 90 mila l’anno, segretario generale e capo di Gabinetto costerebbero 60 mila euro e sempre la Pernazza ha speso molto di più di me, negli anni, per assumere persone».
Al di là della sintesi – a cui va aggiunto il fatto che per Bandecchi «il centrodestra la pagherà» – resta il fatto che ora, ma pure prima quando il presidente Bandecchi smorzava i toni e puntava su una gestione più ‘istituzionale’ per palazzo Bazzani, in consiglio provinciale si naviga a vista, AP e Bandecchi la maggioranza non ce l’hanno in pugno («ma vedrete che lunedì saranno tutti presenti, sennò a forza di convocare sedute le cose ce le voteremo noi da soli») e la politica segna il passo. Se e come lo standby verrà superato, sarà oggetto di confronto. Restano per ora i pensieri – come sempre senza mezzi termini – di Stefano Bandecchi, riportati nell’intervista che segue, su diversi aspetti: la città, la sua sicurezza (torneranno i vigilantes privati – ha detto – dal prossimo 1° luglio), ma pure la Ternana, la pallavolo di serie A al palaTerni e così via.