Bruxelles, prima tappa per la macroregione

Via libera della Regione Umbria all’ufficio unico, con Toscana e Marche, di collegamento con le Istituzioni Europee

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Via libera della Regione Umbria alla costituzione di un ufficio unico, con Toscana e Marche, di collegamento con le Istituzioni Europee a Bruxelles. La Giunta regionale, nella sua ultima seduta, su proposta della presidente Catiuscia Marini, ha approvato lo schema di accordo operativo che dà attuazione al protocollo d’intesa, siglato nel giugno scorso, che prevede, fra l’altro, la definizione delle modalità e degli obiettivi comuni di lavoro delle rispettive sedi di rappresentanza a Bruxelles.

Marini «L’attuazione di questa indicazione politica – ha sottolineato la presidente Marini – si attua con la creazione di una sede unitaria che rafforzi la cooperazione tra le tre regioni e produca anche significativi risparmi di spesa. La regione Toscana ha proposto alla regione Marche e alla regione Umbria la costituzione di un ufficio unico di collegamento con la Unione Europea ed ha predisposto uno specifico accordo che ne ipotizza le modalità di funzionamento. Lo scopo, già evidenziato al momento della firma del protocollo d’intesa, è quello dunque di realizzare sinergie nelle relazioni con le istituzioni europee nelle materie di competenza regionale, migliorare l’efficienza dell’azione regionale, ottenere economie di scala, aumentare l’importanza e il peso delle Regioni coinvolte in termini di lobby a Bruxelles».

La sede Gli uffici saranno posizionati nella sede attualmente occupata dalle tre Regioni, nell’edificio situato in Round Point Shuman a Bruxelles «ed in questi spazi – ha spiegato la presidente Marini – potranno continuare ad essere ospitati anche soggetti esterni come i Distretti, i Poli tecnologici, le Università, i Centri di Ricerca e le Organizzazioni del Terzo settore, le Reti europee in cui una delle tre Regioni svolge un ruolo politico e le società e le aziende private particolarmente rappresentative del mondo delle imprese delle tre Regioni e con cui si condivide un progetto politico comune, anche in forme associate di rappresentanza».

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