Camera di commercio: servono 10 mila profili

Dati positivi solo in parte perché non si trovano i profili che servono e non si riesce a far incontrare domanda e offerta di lavoro

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La Camera di Commercio di Perugia ha diffuso i dati sui programmi occupazionali delle imprese operanti in provincia di Perugia rilevati dal Sistema Excelsior per il trimestre agosto–ottobre 2019: si parla di 9.900 le unità lavorative che le imprese hanno in previsione di assumere nel trimestre agosto – ottobre di quest’anno, l’ 8,4% in più rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

Domanda e offerta non si incrociano

Nel solo mese di agosto – recita una nota – le necessità occupazionali delle imprese toccano quota 2 mila unità, dato che sostanzialmente replica quello di agosto 2018 (2110). Resta molto difficile, anzi è in peggioramento da 32 a 34 casi su cento, reperire i profili professionali desiderati dalle imprese. «Preoccupa il dato sul mismatching tra domanda e offerta di lavoro – dice Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia – le imprese perugine incontrano difficoltà crescenti per reperire i profili professionali di cui hanno necessità. Come dire: le imprese ‘producono’ lavoro, ma poi non riescono a coprire i nuovi posti».

Quali profili

Le professioni più difficili da reperire in questo mese di agosto sono gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici, gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche e i tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale. Supera di due punti percentuali la media nazionale l’offerta di posti di lavoro per profili high skill (dirigenti, specialisti e tecnici): 19% in provincia di Perugia, 17% Italia. Nel corrente mese di agosto troveranno una occupazione 209 laureati (10% delle entrate al lavoro), mentre per una quota pari al 63% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Le assunzioni a tempo determinato, comunque a durata predefinita, prevalgono largamente su quelle a tempo indeterminato e di apprendistato: 76% contro 24%. Dei 2.090 contratti che saranno attivati in questo mese di agosto 669, il 32% andranno a giovani con meno di 30 anni.

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