Capodanno a Terni, Caos e polemiche

L’annuncio di un ‘evento’ organizzato per la sera del 31 dicembre scatena la reazione del Movimento 5 Stelle, che interoga il sindaco

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Due sono le certezze: che il 25 dicembre è Natale e che, poco prima-durante-subito dopo, c’è la polemica sulla festa di capodanno al Caos.

L’annuncio Quest’anno la storia è iniziata con l’annuncio: «Concerti live, cenone, street food, house, black and rock music, video installazioni e performance saranno di scena al Caos-Centro arti opificio siri il 31 dicembre per l’evento Street art park di Capodanno organizzato da Alessandro Fancelli (FlussoDesign), Mauro Natalizi e Matteo Picotti (Stardust Club), Matteo Barbarossa (FAT) e Indisciplinarte, in collaborazione con Busthard Studios /Fucktory e con il patrocinio del Comune di Terni».

La serata Il programma «degli spazi museali – recita l’annuncio – prevede, subito dopo un cenone seduti organizzato dallo chef Matteo Barbarossa (FAT), nella Sala dell’orologio, un’attenta e curata selezione di Dj house quali Ricky L (Red Zone club), Matteo Picotti + ESP (Stardust Club) e Housespinner con la performance mapping dell’artista ternano DESIDERIO, nello Studio 1 un particolare Dj-Set di Black music grazie all’esibizione di Tiziano Ribiscini, Daniel de la Crew, Kabaddu e Micline mentre nella splendida Sala Carroponte si alterneranno le performance musicali di The Map & The Cap, Liukk e Federico Ortenzi il tutto accompagnato dalla performance mapping di Marco Piantoni».

Il teatro Differente «ma interessantissima – è la promessa – la programmazione al Teatro Secci che, oltre la Street Food di Capodanno, un divertente quanto nuovo ed originale ‘cenone’, prevede moltissimi live rock con alcuni gruppi di fama nazionale quali ‘Gli scontati’, ‘Backseat Boogie’, ‘The Mighties’, ‘Minimo Sindacale’. Durante la serata ci saranno in più video installazioni e performance di danza».

La protesta Manco a dirlo, i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, hanno fatto un salto e, appena tornati a sedere, hanno scritto al sindaco: «Tramite una pagina Facebook apprendiamo che per un altro anno il Caos si
presterà ad un ‘festival’ comprensivo di cenone, e sale da ballo, house, commerciale, eccetera». Ma siccome, ricordano, «il Caos è struttura museale comunale, in affido tramite bando ai vincitori ultimi (l’Ati composta da: Civita Cultura, Indisciplinarte, Actl e Alis); scopo preminente del sistema museale è tutelare e promuovere forme di cultura ed iniziative a scopo culturale e sociale, sempre nei vincoli di quanto stabilito dall’ente comunale; tale evento pubblicizzato su Facebook non è altresì pubblicizzato allo stesso tempo sul sito ufficiale del Caos Museum; dal volantino allegato appare anche lo stemma del Comune di Terni intendendo al patrocinio dello stesso evento» e «fra le aree interessate dell’evento oltre al Bar Fat, ci sono anche la sala interna del museo, la sala carroponte, la sala dell’orologio, la sala studio ed altre; sono pianificati diversi punti bar e diverse attività anche nel Teatro Secci, e
nella superficie all’aperto, interna allo stesso museo».

L’interrogazione Insomma i consiglieri comunali del M5S vogliono sapere da Leopoldo Di Girolamo, «se la Soprintendenza dei Beni Culturali è stata formalmente avvertita di tale avvenimento e se ha rilasciato dunque regolare nulla osta; se l’Assessorato di competenza ha dato a sua volta il nulla osta ed è in quale modo sia partecipe all’evento; se tale evento ha ottenuto il patrocinio del Comune ricevendo sgravio anche sulle tasse di affissione; se il bando, capitolato o altri documenti contrattuali consentivano l’utilizzo dei locali per i fini ricreativi e lucrativi, ma non certo culturali come nel caso esposto; se siano stati ottenuti dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco il certificato di prevenzione incendi per attività di pubblico spettacolo».

I quattrini Più un sacco di altre cose, tra cui «il numero della vendita dei biglietti con cena annessa e quelli del dopocena ed il totale degli incassi dei biglietti e del Bar, se l’evento avesse seguito come programmato; se e come verrano contabilizzati e come avverrà il pagamento in forma fiscale degli operatori aggiunti all’evento, se e come verrà permesso l’attivazione di postazioni bar aggiuntive». E poi «se si ritenga che tali eventi siano in linea con le linee programmatiche della cultura ternana» e «se prima dell’evento verrà stabilita una assicurazione aggiuntiva e chi sia il responsabile di tale iniziativa anche al fine di eventuali danni alla struttura ed alle opere di arte eventualmente presenti». Lunedì 28 c’è il consiglio comunale.

 

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