Castelluccio: «La neve copre le promesse»

Cadono i primi fiocchi e un allevatore, Stefano Pasqua, attacca: «La stalla di Norcia me la ristrutturo a mie spese, tanto non credo più a nulla»

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Era previsto, certo. Ma intanto a Castelluccio di Norcia è ufficialmente iniziato il secondo inverno ‘dopo il terremoto’. Ad una settimana da quando – il 30 ottobre del 2016 – arrivò la scossa più forte, quella che tirò giù tutto, è caduta la prima neve.

IL TERREMOTO

Castelluccio di Norcia

Situazione complicata L’immagine che lunedì mattina arriva dalla webcam che Umbriameteo aveva riattivato, dopo che il sisma l’aveva messa fuori uso è emblematica e – non è un gioco di parole – raggelante. Castelluccio imbiancato non è una visione da cartolina, tutt’altro. Perché quella neve significa che nel piccolo borgo adesso sarà tutto più difficile. E, com’è noto, non è che prima le cose andassero propriamente bene.

Le polemiche Questo non potrà che far sorgere nuove polemiche – dopo le denunce che non risono mai arrestate – sulla gestione dell’emergenza in questo lungo anno passato tra le macerie. Chi a Castelluccio viveva e vuole tornare a viverci, ha un motivo in più per sentirsi solo.

IL GELO SU UOMINI E ANIMALI – IL VIDEO

La neve Castelluccio imbiancato è ancora più spettrale. Vuoto, deserto, dopo che hanno chiuso di nuovo la strada: «Per fortuna ne è scesa poca – commenta Stefano Pasqua, un allevatore – ma le promesse sono sempre tutte ferme al palo». Di moduli abitativi e Sae «neanche l’ombra – ci spiega – negozi e attività commerciali chiuse senza alcuna delocalizzazione. E noi siamo costretti di nuovo a fare avanti e dietro per non abbandonare gli animali».

Ci si sposta Stefano intanto ha deciso di anticipare i tempi e già dalla prossima settimana porterà la metà delle sie pecore in transumanza. L’altra metà del bestiame resterà a Castelluccio, in un capannone di fortuna che è rimasto lì dopo il terremoto del ’97. «Ristrutturerò a spese mie una stalla a Norcia, che tanto alle mille promesse fatte non ci crediamo più. Possiamo contare solo sulle nostre forze e i nostri risparmi, mentre dopo un anno ho saputo che a breve batteranno giù la mia abitazione a Castelluccio, il quarto edificio che sarà demolito. Di ricostruzione neanche se ne parla. Qui devono ancora portare le casette per l’emergenza».

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